Sisma 7.7 in Birmania: si temono migliaia di vittime. Decine di dispersi a Bangkok


La terra trema in Birmania. E non solo. Un terremoto di magnitudo 7.7, seguito da un secondo sisma di 6.4, ha scosso il Paese alle 14.20 ora locale (le 7.50 italiane), con epicentro a 16 chilometri a nord-ovest di Sagaing, a una profondità di 10 chilometri.
Cifre esatte sulle vittime non sono ancora disponibili ma il fatto che la giunta militare al governo abbia chiesto un aiuto internazionale, suggerisce che potrebbero esserci conseguenze su larga scala. Un disastro che grava su un’aera già duramente colpita dal conflitto civile in corso tra gruppi di resistenza e forze armate agli ordini della giunta al potere dal colpo di Stato del 2021. Per il Servizio geologico Usa, le vittime “potrebbero essere migliaia”.
Le prime immagini e notizie in arrivo dalla parte centrale della Birmania – in particolare l’area delle città di Sagaing e della storica capitale di Mandalay – mostrano danni ingenti. Un ospedale nella capitale è stato dichiarato “area con molte vittime”. Una ventina di bambini è rimasta intrappolata sotto le macerie di un monastero a Taungoo, una delle località in cui maggiori sono stati i danni del sisma. Al momento si parla di cinque bambini e un novizio morti nel crollo. Almeno 25 morti, fra cui diversi minori invece, nel crollo di una moschea a Mandalay. Giornalisti dell’Afp a Naypyidaw hanno visto strade divelte dopo la scossa e pezzi di cornicioni dei palazzi nelle vie.
La giunta al potere in Myanmar ha dichiarato lo stato d’emergenza in sei regioni (Sagaing, Mandalay, Magway, il nordest di Shan, Naypyidaw e Bago), rivolgendo un appello alla comunità internazionale affinché invii aiuti umanitari per la popolazione colpita. Dal canto loro Human Rights Watch e Amnesty International hanno chiesto alla giunta militare del Myanmar di consentire “l’accesso umanitario senza ostacoli a tutte le organizzazioni umanitarie”.
Le scosse sono state avvertite anche in Cina, India, Laos, Bangladesh e soprattutto in Thailandia, dove a Bangkok, un grattacielo di 30 piani in costruzione è crollato e decine di persone risultano disperse. La premier thailandese, Paetongtarn Shinawatra, ha interrotto una visita ufficiale all’isola meridionale di Phuket per una “riunione urgente” dopo il terremoto e, subito dopo, dichiarato lo stato d’emergenza.
Preoccupazioni per gli Italiani in Myanmar e Thailandia. Nel Paese si contano un centinaio di connazionali tra iscritti all’Aire e registrati sul sito ‘Dove siamo nel mondo’, mentre in Thailandia ci sono 7.000 connazionali iscritti all’Aire e 700 registrati su ‘Dove siamo nel mondo’. Lo fa sapere la Farnesina aggiungendo che il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha chiesto di attivare gli aiuti dell’Unione europea.