Terrorismo: per l’Onu possibili nuovi attacchi dell’Isis entro l’anno
Allerta terrorismo. L’Isis potrebbe mettere a segno nuovi attacchi entro la fine dell’anno. Almeno 30.000 i foreign fighters che potrebbero essere ancora vivi e pronti all’azione in tutto il mondo. A lanciare l’allarme è un rapporto dell’Onu basato sui dati dei servizi di intelligence di tutti i Paesi membri
Secondo il documento Onu, di questi 30mila combattenti “alcuni potrebbero unirsi ad Al Qaeda o ad altre sigle terroristiche che potrebbero emergere. Altri diventeranno leader o radicalizzatori”. Nonostante il Califfato abbia infatti cessato di esistere a livello geografico, i motivi che ne hanno portato alla costituzione sono ancora presenti, e difficilmente l’estremismo islamico si indebolirà ulteriormente.
Tra i possibili obiettivi degli attentati terroristici il rapporto sottolinea che il rischio in Europa “resta alto”. Anche perché dei 6mila cittadini europei che si erano uniti all’Isis in Iraq e in Siria, circa un terzo è stato ucciso sul capo, e un terzo è prigioniero nella regione o è fuggito altrove. Ma di 2mila si sono perse le tracce, ed è quindi probabile che siano tornati nel Vecchio Continente.
Sempre secondo il rapporto Onu: l’Isis, ha accesso a fondi del Califfato stimati tra 50 e 300 milioni di dollari e sta usando la propaganda per mantenere alta la reputazione del gruppo come principale “brand” terroristico globale. “Quando avrà il tempo e lo spazio per reinvestire in una capacità operativa esterna, l’Isis dirigerà e faciliterà gli attacchi internazionali, oltre agli attacchi ispirati al suo gruppo che continuano a verificarsi in molte località del mondo. L’attuale pausa di tali attacchi, pertanto, potrebbe non durare a lungo, forse nemmeno fino alla fine del 2019”.