Tunisia, nave militare contro barca di migranti: “i morti potrebbero essere 30”

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Una nave militare tunisina e una barca, con a bordo circa 70 migranti, sono entrate in collisione al largo delle coste di Tunisi. L’imbarcazione speronata è affondata.
A causare il naufragio di un peschereccio lo speronamento da parte di una nave della marina militare tunisina.  Il portavoce del ministero della Difesa Belhassen Oueslati ha così ricostruito la dinamica dell’incidente: la nave della marina tunisina “si è avvicinata iera sera a un’imbarcazione non identificata a 54 chilometri da Kerkenna e la barca si è scontrata con la nave militare, che ha provocato il suo affondamento”.
Il peschereccio doveva essere partito dalla Tunisia all’imbrunire e si trovava già in acque della zona ricerca e soccorso di Malta. Sarebbe arrivato questa mattina sulle coste dell’Agrigentino, una delle zone che ormai quasi quotidianamente vede sbarcare decine di migranti la maggior parte dei quali riesce a dileguarsi a terra per poi raggiungere la stazione di Agrigento e da lì le altre destinazioni in Italia.
“Forse sono quasi 30 le vittime dell’incidente avvenuto tra Tunisia e Italia. Salvati oltre 40 migranti. Recuperati otto cadaveri. Si temono 20 dispersi”, ha scritto su Twitter il portavoce dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), Flavio Di Giacomo. 
Alle operazioni di soccorso, coordinate dalle autorità di Malta, ha partecipato anche l’Italia attraverso l’intervento di due motovedette della guardia costiera salpate da Lampedusa, una motovedetta della guardia di finanza e una nave della Marina militare.
 
Da giorni la Tunisia è impegnata in operazioni di controllo delle frontiere per bloccare la partenza di navi cariche di profughi verso l’Italia.
Nella giornata di domenica la Guardia nazionale tunisina aveva fermato a Sfax cinque giovani nell’atto di raggiungere le isole Kerkennah, il luogo deputato per la partenza verso le coste italiane. In un’altra operazione, le forze dell’ordine avevano invece arrestato dodici persone che stavano per imbarcarsi dalle coste di Sidi Mansour.