Ucraina, 41 morti a Dnipro. Onu: nel conflitto uccisi 7.031 civili
E’ salito a 41 il numero dei morti a Dnipro dopo l’attacco delle forze russe nel fine settimana. Stamattina i soccorritori hanno estratto dalle macerie il corpo di un bambino. Lo ha annunciato su Telegram il vice capo dell’ufficio del presidente dell’Ucraina Tymoshenko.
Secondo l’Onu i civili uccisi nel conflitto sono 7.031. Lo ha annunciato l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, che ha aggiunto: “la maggior parte delle vittime civili registrate è stata causata dall’uso di armi esplosive con effetti ad ampio raggio, tra cui bombardamenti di artiglieria pesante, sistemi missilistici a lancio multiplo, missili e attacchi aerei”.
Secondo Razman Kadyrov, un’eventuale sconfitta della Russia porterebbe al conflitto nucleare. Secondo il leader ceceno “La Russia non può perdere” in Ucraina, altrimenti inizierà una guerra nucleare e moriremo tutti”. Kadyrov ha poi detto: “La Russia non si lascerà mai sconfiggere in nessuna battaglia. Possiamo premere il pulsante e salam alaikum. Non abbiamo bisogno di un mondo senza la Russia. Pertanto, ce ne andiamo tutti. Andremo in paradiso e loro andranno all’inferno”. Così il leader ceceno che ha citato in chiusura di discorso una celebre frase di Putin.
Intanto le forze armate del Cremlino saranno potenziate ed arriveranno a circa un milione e mezzo di effettivi. Ad annunciarlo il ministro della Difesa, che ha aggiunto: “Saranno potenziate in particolare le capacità di combattimento della Marina, delle forze aerospaziali e quelle missilistiche”.