Ucraina, la Russia ha iniziato l’invasione. Putin: “Per chi interferisce conseguenze mai viste”
L’invasione russa in Ucraina è cominciata. Esplosioni e sirene d’allarme risuonano in diverse città, da Kharkiv a Leopoli a Mariupol e anche nella capitale Kiev su cui sarebbero stati lanciati missili prendendo di mira in particolare caccia ucraini in un aeroporto fuori Kiev. Ma la Tass riferisce di palazzi e strutture commerciali distrutte. In piazza dell’Indipendenza, nel centro della capitale ucraina, alcune auto della polizia con i megafoni, hanno invitato i passanti “a rifugiarsi nei sottopassi” e poi rientrare immediatamente nelle proprie case. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky introduce la legge marziale e chiede ai cittadini di “non uscire di casa e di stare calmi”. La Cnn, che cita fonti governative locali, dà notizia di “centinaia di vittime”. I media locali riferiscono che forze russe stanno entrando nel Paese sia dal confine russo sia da Bielorussia e Crimea. Truppe di Mosca sono inoltre sbarcate ad Odessa. Il ministero della Difesa russo ha fatto sapere che “le difese aree dell’Ucraina sono state soppresse”.
L’ordine di attacco di Vladimir Putin è arrivato nella notte. A Mosca sono da poco passate le 5.45 del mattino quando il leader del Cremlino compare in tv e annuncia: “Ho deciso di autorizzare un’operazione militare speciale” nel Donbass, in Est Ucraina. È una dichiarazione di guerra. Non solo contro Kiev perché promette “in caso di interferenze esterne” che la risposta della Russia avrà “conseguenze mai viste”.
Intanto si moltiplicano le reazioni di condanna internazionali. “La Russia ha scelto una guerra premeditata che porterà a una catastrofica perdita di vite umane e sofferenza”, ha detto il presidente americano Joe Biden. Il premier Mario Draghi parla di atto ingiustificato e ingiustificabile”. L”Ue di “grave violazione del diritto internazionale” e invita Mosca a cessare subito le ostilità”. “L’Ue è con Kiev, la Russia si ritiri” commenta la presidente della Commissione europea Ursula von Der Leyen. Il segretario generale dell’Onu Guterres si rivolge a Putin: “Fermi le sue truppe e dia una chance alla pace”. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz parla di un “attacco che non può essere giustificato da nulla”. Il premier britannico Boris Johnson commenta: “È l’ora più buia per l’Ucraina. L’Occidente non resterà in disparte”. Ferma condanna anche da parte del capo dell’Eliseo Emmanuel Macron che chiede “la fine immediata” delle operazioni militari russe.
“Questo è un atto di guerra” denuncia sui social il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, lanciando un appello agli “ucraini nel mondo” e assicurando: “l’Ucraina combatte, si difenderà e vincerà”.