Ucraina, pesanti scontri ad Azovstal. Cremlino: “Putin non dichiarerà guerra il 9 maggio”
Vladimir Putin il 9 maggio – in vista delle celebrazioni a Mosca della ‘Giornata della Vittoria’ sul nazismo – non dichiarerà guerra all’Ucraina né annuncerà una mobilitazione nazionale. Parola di Dmitry Peskov. Il portavoce del Cremlino spegne così le indiscrezioni trapelate nelle scorse ore e aggiunge che non esiste nemmeno alcun accordo su un eventuale incontro tra Papa Francesco e il presidente russo. Lo stesso Peskov ha riferito che, ad ogni modo, non c’è alcun progresso nei colloqui con Kiev. .
Non si arresta intanto l’offensiva russa nel 70esimo giorni di conflitto. Da Mariupol arriva la notizia di un‘irruzione da parte delle truppe di Mosca nell’acciaieria Azovstal, dove da ieri è partito l’assalto allo stabilimento con un’intensa serie di bombardamenti. Nella struttura – secondo quanto riferisce Ukrainska Pravda – sarebbero in corso pesanti combattimenti: all’interno vi sono asserragliati i militari ucraini, con il battaglione Azov e i marines del 36mo battaglione, rimasti insieme a diversi civili, dopo che ieri circa 150 erano stati evacuati grazie al corridoio umanitario gestito dalle agenzie delle Nazioni Unite. I media ucraini riferiscono che da tempo ormai si sono persi i collegamenti con i soldati ucraini all’interno dell’acciaieria.
Sale drammaticamente il numero dei cadaveri di civili recuperati nella regione di Kiev: 1.235 dopo il ritrovamento di altri 20 corpi individuati nei villaggi liberati dall’occupazione dell’esercito russo.
“Continuiamo ad aiutare l`Ucraina e a esercitare pressione sulla Russia, perché cessi immediatamente le ostilità” così intanto il presidente del Consiglio Mario Draghi, dopo l’incontro con il primo ministro del Giappone Fumio Kishida. “Nel nostro colloquio – ha aggiunto il premier – abbiamo riaffermato la condanna all’invasione russa dell’Ucraina. Italia e Giappone sono impegnate affinché si arrivi il prima possibile a tregue, anche localizzate, per permettere le evacuazioni di civili e favorire i negoziati di pace”. “A fianco dell’Ucraina, è in gioco il futuro dell’Europa” le parole invece del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenuto a Braga, in Portogallo.
Intanto Londra taglia fuori la Russia e le sue aziende dalla rete di servizi finanziari, di consulenza e di pubbliche relazioni della City britannica. Lo ha annunciato il governo inglese, ufficializzando un nuovo pacchetto di sanzioni in risposta all’invasione dell’Ucraina che porta a oltre 1.600 gli individui e le società colpite finora dal Regno Unito.
Questa mattina la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha annunciato, all’Eurocamera, il nuovo pacchetto di sanzioni alla Russia che prevede l’esclusione da Swift di Sberbank e altre due grandi banche. Inoltre, ha spiegato von der Leyen, “proponiamo un divieto totale d’importazione di tutto il petrolio russo, via mare e via oleodotto, greggio e raffinato”.