Ucraina-Russia: Kim con Putin ma si muove anche Seul

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Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha affermato che circa 8mila  soldati nordcoreani hanno raggiunto la regione di confine russa di Kursk e sono pronti a entrare in combattimento contro le forze ucraine nei prossimi giorni. E mentre Seul sta considerando la possibilità di inviare missili o altri equipaggiamenti militari all’Ucraina l’ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Vassily Nebenzia, ha definito le notizie relative alla presenza dei soldati nordcoreani in Russia per partecipare alla guerra contro l’Ucraina “Menzogne spudorate”.

La presenza dei soldati della Corea del Nord in Russia, con la prospettiva di partecipare alla guerra contro l’Ucraina, pare destinata a scatenare una reazione a catena. Se il presidente ucraino lamenta la reazione letargica di molti alleati alla mossa di Kim Jong-un, ormai in campo al fianco di Vladimir Putin, c’è un paese che si è attivato in maniera decisa.

In questo quadro, la Corea del Sud valuta una svolta. Seul negli ultimi anni ha scalato la classifica tra gli esportatori di armi, arrivando nella top ten e puntando ad un’ulteriore crescita entro il 2027. Finora, la Corea del Sud non ha fornito armi all’Ucraina, limitandosi ad inviare elmetti e a garantire aiuti umanitari a Kiev.

Ora il paese potrebbe decidere di inviare armi all’Ucraina. Il dibattito si è acceso a giugno, quando Kim e Putin hanno firmato un patto di assistenza reciproca in caso di aggressione. La Corea del Nord dall’autunno 2023 fornisce armi e munizioni alla Russia: si calcola che sinora siano stati inviati 8 milioni di proiettili. Adesso, sono arrivati alla corte di Putin anche i soldati di Kim.