Ucraina, tensione per la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Kiev e Mosca si accusano a vicenda

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Il rappresentante permanente dell’Ucraina presso le Nazioni Unite durante il Consiglio di Sicurezza dell’Onu dichiara che i bombardamenti sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia non sono stati effettuati dall’Ucraina, come sostiene Mosca, ma si tratta di una provocazione, di un bombardamento messo in scena. “La Russia è ben nota per i suoi elaborati piani di inganno, sabotaggio e insabbiamento”, ha sottolineato il diplomatico. Il presidente ucraino Zelensky invita intanto la comunità internazionale a “reagire immediatamente” per cacciare i russi dalla centrale nucleare.

Vladimir Rogov, membro dell’autorità civile-militare della parte della regione occupata dalle forze di Mosca parlando alla televisione Rossiya-24 in merito a quanto accaduto ieri ha detto: “Un colpo d’artiglieria sparato dalle forze ucraine si è abbattuto a soli dieci metri da un deposito di combustibile nucleare esaurito nella centrale di Zaporizhzhia, nel sud dell’Ucraina, controllata dalle forze russe”. Secondo Mosca inoltre la responsabilità per le potenziali tragiche conseguenze degli attacchi alla centrale nucleare ucraina sarà del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e del presidente ucraino: lo afferma su Telegram lo speaker della Duma, secondo quanto riporta la Tass.

Gli Usa appoggiano l’idea di una zona demilitarizzata. Ma l’ambasciatore russo presso le Nazioni Unite, Vasyl Nebenzia, frena: “La smilitarizzazione dell’impianto potrebbe renderlo vulnerabile per quelli che intendono visitarlo. Nessuno sa quali possano essere i loro obiettivi – ha aggiunto l’ambasciatore – non possiamo escludere nessuna provocazione, attacco terroristico contro la centrale che dobbiamo proteggere”.