Unione Europea, l’Italia sarà il Paese ad esaminare più domande d’asilo

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Gruppo di richiedenti asilo (foto di archivio)

Tra giugno 2026 e giugno 2027 l’Italia sarà tenuta ad esaminare un numero massimo di 16.032 di domande d’asilo ricevute attraverso la nuova procedura di frontiera istituita con la riforma del Patto Ue. Si tratta della quota più alta in Ue, pari al 26,7% del totale.

Nel 2027-2028 per Roma il numero salirà a 24.048. Gli Stati dovranno stabilire una capacità adeguata, in termini di accoglienza e risorse umane. Raggiunta la quota di domande da vagliare, scatta il meccanismo di solidarietà.

Questo è quanto si legge nella Gazzetta ufficiale della Ue, che ha pubblicato le modalità di applicazione del regolamento sulla capacità adeguata degli Stati membri e il numero massimo di domande che uno Stato membro è tenuto a esaminare con procedura di frontiera ogni anno. Dal 13 giugno 2027 al 14 ottobre 2027, l’Italia sarà invece tenuta a esaminare 24.048 domande di asilo.

La quota massima di domande da esaminare per ognuno dei Ventisette è calcolata sulla base di una formula che tiene conto del numero di attraversamenti irregolari delle frontiere esterne – inclusi gli arrivi dopo le operazioni di ricerca e soccorso – e di respingimenti comunicati dai governi su tre anni, dal primo gennaio del 2021 al 31 dicembre 2023.

Dopo l’Italia, sarà l’Ungheria, con 15.432 richieste da analizzare tra giugno 2027 e giugno 2028 e 23.148 l’anno successivo, il Paese ad avere la quota più alta di domande da trattare sul totale.