Usa: ucciso Al Zawahri, leader di Al Qaeda e una delle menti degli attacchi dell’11 settembre
Nel fine settimana gli Stati Uniti hanno ucciso in Afghanistan il leader di Al Qaeda, Ayman Al Zawahri, 71 anni. Su di lui c’era un taglia da 25 milioni di dollari offerta dal Dipartimento di Stato americano. Al Zawahri era una delle menti degli attacchi dell’11 settembre e aveva assunto le redini dell’organizzazione terroristica nel 2011 dopo l’uccisione di Osama bin Laden, di cui è stato per anni il braccio destro.
Secondo un rapporto dell’Onu, fino a giugno dello scorso anno, Al Zawahri si nascondeva in una località di confine tra Afghanistan e Pakistan. L’operazione, nel fine settimana, è stata condotta a Kabul dalla Cia. I talebani hanno condannato il blitz. In un comunicato riportato dal New York Times, gli estremisti hanno spiegato che il raid è avvenuto a Kabul, nella ricca area di Sherpur. Secondo i talebani, gli accordi di Doha vietano i raid americani.
Joe Biden, parlando del successo dell’operazione dove nessun civile “è stato ucciso”, ha aggiunto che l’operazione è stata un “successo totale”. Il presidente USA ha poi affermato: “Non importa quanto tempo serve, o dove vi nascondete, se siete una minaccia gli Stati Uniti vi troveranno. Quando ho messo fine alla missione militare americana in Afghanistan quasi un anno fa, ho deciso che gli Stati Uniti non avevano più bisogno di avere uomini in Afghanistan. In quel momento ho promesso agli americani che avremmo continuato a condurre efficaci operazioni antiterrorismo in Afghanistan. Lo abbiamo fatto”.