Variante Omicron, maggiore contagiosità ma ad oggi nessun decesso. Oms: “Accelerare la vaccinazione”
“E’ molto elevato il rischio di una diffusione a livello globale della variante Omicron” a scriverlo è l’Organizzazione Mondiale della Sanità in una raccomandazione inviata ai 194 Stati membri. “Potrebbero esserci picchi con gravi conseguenze, anche a seconda del luogo dove potrebbero manifestarsi. Ad oggi – si precisa – non si segnalano decessi legati a questa variante”.
l’Oms invita ad un approccio basato sul rischio, chiede che le frontiere restino aperte e che le decisioni siano guidate dalla scienza e dal sostegno ai Paesi africani. In attesa dei risultati dei test sui vaccini, si continuano a raccogliere dati clinici per capire se e fino a che punto la variante sia davvero più pericolosa della Delta, che è ormai dominate. In Sudafrica i primi test sembrano essere rassicuranti ma non sono sufficienti per abbassare la guardia.
Il coordinatore del Cts, Locatelli, dice che i dati di diffusione in Sudafrica indicano una maggiore contagiosità, ma non si ha evidenza che possa provocare malattia più grave o sfuggire ai vaccini. “I vaccinati – sottolinea Locatelli – sono largamente protetti,ad oggi nessuna delle varianti si è mostrata resistente. La terza dose è necessaria per ripristinare la protezione della prima e ridurre la circolazione del virus. Non si può escludere la quarta dose”.
E intanto il Regno Unito – che detiene la presidenza di turno del G7 – ha convocato per oggi una riunione d’urgenza dei ministri della Salute. In Italia la macchina dei controlli sulla variante sudafricana, dopo il primo caso nazionale, si è già attivata con centinaia di sequenziamenti dei test e monitoraggio dei passeggeri che arrivano agli aeroporti. Una strategia lampo di contenimento, con la concreta possibilità di reintrodurre l’obbligo di doppio tampone all’ingresso e di quarantena per chi viene da Paesi in cui si registrano focolai Omicron. Il Giappone chiuderà i suoi confini a tutti i visitatori stranieri dopo aver allentato tre settimane fa alcune restrizioni a viaggiatori d’affari, studenti e stagisti stranieri.