Virus in Cina, 9 morti e oltre 400 contagi. Primo caso negli Usa
Sale a 9 il numero delle vittime del nuovo coronavirus in Cina mentre i casi accertati in tutto il Paese sono 440. Lo ha detto il vice ministro della Commissione nazionale per la salute Li Bin in una conferenza stampa. Il nuovo virus, con focolaio nella città di Wuhan, è stato individuato anche in altri Paesi asiatici come Thailandia, Corea del Sud, Giappone e Taiwan. “C’è la possibilità di una mutazione e di una ulteriore diffusione della malattia” ha avvertito il vice ministro cinese. Il Comitato d’emergenza dell’Organizzazione mondiale della sanità si riunirà questa mattina a Ginevra per valutare la portata dell’epidemia.
E si registra il primo caso negli Stati Uniti: l’uomo colpito dal virus è ricoverato in isolamento al Providence Regional Medical Center di Everett, nello stato di Washington. Residente nella Snohomish County, era rientrato proprio da Wuhan, il focolaio dove si è diffuso il virus. L’uomo avrebbe detto però di non essere stato nel mercato centrale della città cinese, dove sono messi in vendita pesci ed animali selvatici, considerato l’origine della malattia. Inoltre non presentava sintomi al suo arrivo a Seattle mercoledì scorso dopo il viaggio in Cina. Le sue condizioni sono buone e, secondo i medici, ci sono pochi rischi che infetti altre persone.
Intanto vengono rafforzati i controlli in tutti gli aeroporti, compresi quelli italiani. A Fiumicino da domani saranno anche in funzione gli scanner per il controllo della temperatura corporea dei viaggiatori. Il Ministero della Salute ha predisposto l’attivazione di un canale sanitario ed è prevista anche la compilazione di una scheda che indichi destinazione e percorso dei passeggeri, una volta sbarcati. Lo rende noto lo stesso ministero.