Addio a Eleonora Giorgi. Verdone: “Grazie amore mio. Sei stata un grande, grande esempio di vita”

Addio a Eleonora Giorgi. La popolare attrice combatteva da tempo contro un tumore particolarmente aggressivo al pancreas che negli ultimi mesi si era diffuso anche al cervello. Il cancro le era stato diagnosticato nell’autunno del 2023 poi a marzo dell’anno scorso era stata operata al pancreas: l'intervento sembrava fosse andato bene e lei si era detta ottimista.

 
Poi in queste ultime settimane l’aggravarsi della malattia tanto che la Giorgi aveva organizzato i suoi funerali. In un'intervista a Vanity Fair di qualche mese fa aveva detto di voler essere accompagnata, nel suo ultimo saluto, dalla musica dei Pink Floyd: “Mi piacerebbe A Whiter Shade of Pale e Wish You Were Here. Voglio una in entrata e l’altra in uscita” ha detto l’attrice con la sua ineguagliabile ironia. Aveva anche fatto sapere di aver incaricato una sua amica dell’organizzazione delle esequie: “Tesoro il funerale me l’organizzi te. Perché voglio un servizio eccellente”. I funerali della Giorgi saranno celebrati mercoledì 5 marzo alle 16 a Roma, nella Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo.

Nata a Roma il 21 ottobre del 1953, Eleonora Giorgi esordì nel cinema con il film “Roma” di Federico Fellini, nel 1972, ma il vero debutto sul grande schermo era arrivato l'anno seguente con “Storia di una monaca di clausura”. Un ruolo che le aveva aperto le porte del cinema di genere, erotico e sexy. Fece anche un servizio di nudo integrale su “Playboy”. La tragica morte del suo fidanzato Alessandro Momo la sconvolse con conseguenze pesantissime: l'attrice conobbe la dipendenza da eroina, si allontanò dal cinema e virò sulla radio.

 
Successivamente però si rimise in pista con film d’autore come “Cuore di cane” di Alberto Lattuada, “Dimenticare Venezia” di Franco Brusati e “L'Agnese va a morire” di Giuliano Montaldo. Ebbe anche un ruolo in “Inferno” di Dario Argento e in “Nudo di donna” con il Nino Manfredi.

Gli anni 80, la svolta nella commedia italiana. La Giorgi scopre la sua vena ironica e viene scelta per numerosi titoli: il primo grande successo in tal senso è “Mani di velluto” con Celentano, nel 1979, poi arrivano “Mia moglie è una strega” (1980) e “Mani di fata” (1984) con Pozzetto, “Grande Hotel Excelsior”e poi l'incontro con Verdone per il cult “Borotalco” che le valse il David di Donatello. Con Verdone recitò anche in “Compagni di scuola” nel 1988. Sul set di “Sapore di mare 2 – Un anno dopo”, nel 1983, incontra Massimo Ciavarro con il quale fece coppia per quasi 15 anni: sposato nel 1993 i due hanno poi divorziato nel 1996 rimanendo però sempre in buoni rapporti.

Il ricordo di Carlo Verdone: “Grazie amore mio per essere stata la mia compagna in due film fondamentali per la mia e per la tua carriera. Saremo ricordati per tanto tempo ancora. Grazie per avermi dato la tua leggerezza, il tuo entusiasmo, il tuo sorriso e la tua preziosa amicizia. E grazie per esser stata un grande, coraggioso esempio per tutti in questo anno così duro e spietato. Ti ho ammirato per la tua forza, per la tua saggezza, per il tuo coraggio. Eri sempre sorridente pur nel verdetto. Sarai sempre sempre nel mio cuore. A tutti i tuoi cari il mio abbraccio più forte. Eleonora sei stata un grande, grande esempio di vita. Non dimenticherò i tuoi ultimi messaggi pieni di dolcezza e vero affetto. Dio ti benedica e ti accolga nel suo grande abbraccio. Carlo”.