Addio a Francesco Saverio Borrelli, simbolo di Tangentopoli
Si è spento oggi a Milano Francesco Saverio Borrelli, ex capo del pool Mani Pulite ai tempi in cui era Procuratore della Repubblica ed ex procuratore generale di Milano. Protagonista di una capitolo della storia d’Italia, Borrelli è morto nell‘hospice Floriani dell’Istituto dei Tumori di Milano, dove era ricoverato. Aveva 89 anni.
Accanto a lui fino all’ultimo momento la moglie Maria Laura e i figli Andrea e Federica, che aveva scritto su Facebook un lungo post che faceva già presagire la fine.
Borrelli era nato a Napoli il 12 aprile del 1930, era entrato in magistratura nel 1955 e quasi tutta la sua carriera si è svolta nelle aule del tribunale di Milano. Tra i suoi interventi a difesa dell’indipendenza della magistratura resta celebre la frase pronunciata nel 2002, a pochi mesi dalla pensione: “Resistere, resistere, resistere come su una irrinunciabile linea del Piave”.
Ha espresso il suo cordoglio il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, “Magistrato di altissimo valore, impegnato per l’affermazione della supremazia e del rispetto della legge, che ha servito con fedeltà la Repubblica“.
Immediate le reazioni di quanti l’hanno conosciuto. “Francesco Saverio Borrelli era un capo che sapeva proteggere i suoi uomini, una persona che ha fatto la storia d’Italia“. Così Francesco Greco, a capo della procura di Milano e considerato l’allievo dell’ex magistrato. “Sono molto addolorato per la notizia. Francesco era un uomo raro, molto raro”, ha detto invece l’ex pm Gherardo Colombo, anche lui nel pool Mani Pulite. “Scompare un baluardo resistente a difesa e a tutela dell’indipendenza della magistratura“, ha dichiarato Roberto Alfonso, procuratore generale di Milano.
“Ebbe la funzione di guidare un sovvertimento istituzionale da parte di un corpo dello Stato nei confronti di un altro. Non è una mia opinione personale, i giuristi lo chiamano colpo di Stato“. Così Bobo Craxi, figlio di Bettino, l’ex premier socialista morto nel 2000.
La camera ardente sarà allestita nell’atrio al primo piano del Palazzo di giustizia di Milano, luogo in cui Borrelli ha trascorso quasi tutta la sua carriera. Un omaggio che sarà possibile rendere lunedì mattina, a partire dalle 9.30. Era già accaduto che Milano, sempre all’interno del tribunale, rendesse omaggio a un altro magistrato del pool, Gerardo D’Ambrosio, morto nel 2014.