Addio alla fotografa Letizia Battaglia. I suoi scatti contro la mafia divennero famosi in tutto il mondo
Divenne famosa per i suoi scatti che documentavano le atrocità della mafia in Sicilia ma le sue foto, quasi sempre in bianco e nero, ritraevano una Palermo autentica sia per quanto riguarda le sue bellezze sia per la sua miseria. Le tradizioni cittadini, le strade, i bambini, le donne, i morti per mafia la resero famosa in tutto il mondo. Celebre il suo scatto al giudice Cesare Terranova, nella sua auto, trucidato da CosaNostra che divenne una delle fotografie simbolo contro la mafia.
Raccontò attraverso i suoi scatti del potere dei Corleonesi, degli incontri all’hotel Zagarella dei cugini Salvo e di Giulio Andreotti tanto che le sue foto divennero atti per il processo contro il leader della Dc. Fu la prima ad arrivare e fotografare, il 6 gennaio 1980, l’omicidio del presidente della Regione Siciliana Piersanti Mattarella.
La sua carriera iniziò nel 1969 con il giornale palermitano L’Ora. Poi si trasferì a Milano e nel 1974 ritornò a Palermo creando con Franco Zecchin, l’agenzia ‘Informazione fotografica’. Nel 1985 fu la prima donna europea a ricevere, ex aequo con l’americana Donna Ferrato, il Premio Eugene Smith, a New York, e nel 1999 ricevette anche il premio Mother Johnson Achievement for Life.
Ha esposto in Italia, nei Paesi dell’Est Europa, in Francia, Gran Bretagna, America, Brasile, Svizzera, Canada. Ma in seguito all’omicidio del giudice Giovanni Falcone nel 1992 Letizia Battaglia si allontanò dal mondo della fotografia. Dal 2000 al 2003 ha diretto la rivista bimestrale realizzata da donne Mezzocielo, nata da una sua idea.
Nel 2003 si trasferì a Parigi, delusa per il cambiamento del clima sociale e per il senso di emarginazione da cui si sentiva circondata, ma dopo 2 anni fece ritorno a Palermo. Nel 2011 tornò a esporre le sue opere in città, grazie a un’iniziativa del Palermo Pride. Nel 2017 ha inaugurato a Palermo all’interno dei Cantieri Culturali della Zisa il Centro Internazionale di Fotografia da lei diretto, metà museo, metà scuola di fotografia e galleria e nel 2019 ha inaugurato a Venezia presso la Casa dei Tre Oci una grande mostra monografica retrospettiva di tutta la sua carriera.
E’ stata impegnata anche nella politica: consigliera comunale con i Verdi e assessore comunale con Orlando. Nel 1991 è stata eletta deputata all’Assemblea regionale siciliana con La Rete e nel 2012 si candidò per Sel alle comunali, ma non venne eletta.
“Palermo perde una donna straordinaria, un punto di riferimento – afferma il primo cittadino di Palermo Orlando – Letizia Battaglia era un simbolo internazionalmente riconosciuto nel mondo dell’arte, una bandiera nel cammino di liberazione della città di Palermo dal governo della mafia. In questo momento di profondo dolore e sconforto esprimo tutta la mia vicinanza alla sua famiglia”.