Alfedo Cospito, la Corte Costituzionale apre allo sconto di pena
Possibile sconto di pena per Alfredo Cospito, il detenuto anarchico condannato all’ergastolo, in terzo grado, per l’attentato alla Scuola allievi carabinieri di Fossano.
La Consulta infatti ha dichiarato illegittima la parte dell’articolo 69 del codice penale che vieta al giudice di considerare eventuali circostanze attenuanti come prevalenti sulla circostanza aggravante della recidiva. In sostanza la Consulta, rispondendo alla questione di legittimità costituzionale sollevata dalla Corte d’assise d’appello di Torino, sottolinea come “il giudice dovrà valutare, caso per caso, se applicare la pena dell’ergastolo oppure, laddove reputi prevalenti le attenuanti, una diversa pena detentiva”.
La decisione, si legge in una nota di Palazzo della Consulta, è “in continuità con i numerosi e conformi precedenti sulla disposizione censurata”: con l’eventuale prevalenza dell’attenuante della “lieve entità del fatto”, Cospito potrebbe andare incontro a una condanna compresa tra i 20 e i 24 anni di reclusione e non più all’ergastolo.
Per quei due ordigni ad alto potenziale piazzati nei cassonetti dei rifiuti vicino a uno degli ingressi della Scuola, il 2 giugno 2006, l’anarchico sta già scontando una condanna a 20 anni di reclusione. Ma la Cassazione ha riqualificato il reato come strage politica, punita con l’ergastolo, mettendo i giudici torinesi nella condizione di dover rideterminare la pena. Sono stati proprio i magistrati piemontesi a chiamare in causa la Corte costituzionale. A Fossano non ci furono né morti né feriti, ma soltanto danni. Per questo, secondo la Corte d’appello di Torino, si potrebbe riconoscere l’attenuante dei fatti di lieve entità, che ridurrebbe la pena di un terzo. L’ostacolo era l’articolo 69 del codice penale, sul quale ora si è pronunciata la Consulta.