Ancona, 16enne muore in incidente stradale durante uno stage. Bianchi: “Serve più sicurezza”
Un’altra giovane vittima. Ancora durante l’orario di lavoro. Dopo il 18enne Lorenzo Parelli, morto schiacciato in fabbrica lo scorso 21 gennaio durante uno stage, a farne le spese questa volta è Giuseppe Lenoci, di appena 16 anni, morto in un incidente stradale nelle Marche: si trovava a bordo di un furgone di una ditta di termo-idraulica mentre era impegnato in un apprendistato nell’ambito di un corso professionale di termoidraulica.
Il mezzo su cui viaggiava il giovane è finito fuori strada contro un albero a Serra de’ Conti, in provincia di Ancona, in orario di lavoro. Il 16enne, originario di Monte Urano (Fermo), è morto sul colpo: si trovava sul lato del passeggero, che ha subito il maggiore impatto contro l’albero. Chi guidava, un operaio di 37 anni originario del fermano, è in gravi condizioni all’ospedale di Torrette di Ancona dopo essere stato sbalzato via dall’abitacolo finendo a vari metri di distanza dal mezzo.
Un incidente che ha inevitabilmente riaperto le polemiche sull’alternanza scuola-lavoro, oggetto della mobilitazione studentesca delle ultime settimane seguita alla morte di Lorenzo Parelli. “Vogliamo sicurezza dentro e fuori le scuole – scrive in una nota l’Unione degli studenti – vogliamo che l’alternanza scuola-lavoro e gli stage vadano aboliti a favore dell’istruzione integrata che metta in critica il sistema produttivo attuale per costruire dai luoghi della formazione un modello diverso di società”.
Chiede più sicurezza sul lavoro anche il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi esprimendo “profondo dolore e vicinanza alla famiglia” della giovane vittima. “La sicurezza sul lavoro deve essere sempre garantita – ha detto – a maggior ragione quando sono coinvolti dei ragazzi in formazione. Su questo abbiamo già avviato un confronto con il Ministro del Lavoro Orlando e messo a ragionare i nostri tecnici. Credo sia urgente ritrovarci anche insieme alle Regioni per un percorso che porti a una maggiore sicurezza in tutti i percorsi di formazione dove sono previsti contatti dei nostri giovani con il mondo del lavoro”.