Ancora disagi per i trasporti, sciopero nazionale sabato 5 ottobre. Orsa rivendica: “Diritti, sicurezza e salario”

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Ancora disagi per i trasporti. Dopo i maxi ritardi registrati ieri a Roma a causa di un probabile errore tecnico di una ditta privata che ha mandato in tilt la circolazione. Il sindacato Orsa Trasporti ha proclamato uno sciopero del trasporto pubblico locale di 24 ore a livello nazionale per sabato 5 ottobre. La motivazione della protesta sindacale, è il mancato rinnovo del contratto di categoria.

Lo sciopero nazionale sarà articolato con modalità diverse a seconda delle città.

A Milano l’agitazione potrà impattare sulle linee Atm tra le 8:45 e le 15:00 e dopo le 18:00 fino alla fine del servizio. Agitazione che parallelamente potrebbe avere ripercussioni sul funzionamento della funicolare Como Brunate, gestita da Atm: “dalle le 8.30 alle 16.30 e dopo le 19.30, fino al termine del servizio”.

Nel caso del personale dei trasporti Tper di Bologna e Ferrara, lo sciopero coprirà la fascia dalle 8:30 alle 16:30 e dalle 19:30 fino alla conclusione del servizio, con rispetto delle fasce di garanzia.

A Roma lo sciopero interesserà l’intera rete Atac e le linee gestite da RomaTpl, Autoservizi Troiani/Sap e Autoservizi Tuscia/Bis. Anche i collegamenti Atac gestiti da operatori terzi in regime di sub-affidamento saranno interessati dall’interruzione del servizio. Sono possibili stop dalle 8:30 alle 17:00 e dalle 20:00 in poi. Al momento confermate le fasce di garanzia, dall’inizio delle corse diurne e fino alle 8:30 e poi dalle 17:00 alle 20:00.

A Napoli e provincia, protesta di 4 ore che coinvolgerà i lavoratori Eav. Ciò potrebbe causare interruzioni del servizio sulle principali linee ferroviarie gestite dall’azienda, come la Circumvesuviana, la Cumana e la Circumflegrea. Orari e stop diversi anche a seconda della tipologia dei trasporti tra linee di superficie, metro e funicolari.

A Genova i dipendenti Amt aderiranno alla protesta per l’intera giornata.

Le ragioni della protesta. “I lavoratori, -si legge in una nota Orsa Tpl-, vogliono rivendicare i temi ‘fondanti’ su cui si basa la nostra piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale: ‘Diritti, sicurezza e salario’. I carichi di lavoro a cui sono sottoposti i lavoratori del trasporto pubblico locale aumentano e diventano sempre più gravose le responsabilità civili e penali”.

Mancato rinnovo del contratto di categoria. “Gli ultimi rinnovi contrattuali sono stati imbarazzanti nella loro totale inconsistenza sotto l’aspetto economico e normativo. Non possiamo continuare ad assistere allo smantellamento di tutte le garanzie per gli autoferrotranvieri, in materia di lavoro gravoso o usurante e all’incremento della precarizzazione, dello sfruttamento e contestualmente all’aumento dell’età pensionabile”. “Attendiamo una risposta da parte del governo e delle associazioni datoriali, che dovrà essere concreta e a vantaggio dei lavoratori”, conclude il sindacato Orsa.

Aggressioni e sicurezza. A ciò si aggiunge il tema “delle aggressioni continue e la sicurezza sui luoghi di lavoro è sempre più precaria mentre i salari sono stati impoveriti dai precedenti rinnovi contrattuali che non hanno portato reali incrementi economici, nemmeno un recupero dell’erosione salariale a causa dell’inflazione”. E ancora “il costante attacco ai diritti più elementari da parte delle aziende, con la regia delle associazioni datoriali e nel totale silenzio del governo, non fanno altro che distruggere la categoria degli autoferrotranvieri, che ogni anno vive un depauperamento a causa delle fughe di sempre più lavoratori”.