Ancora maltempo sull’Italia. Coldiretti: “Accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo”
Ancora maltempo sull’Italia. Coldiretti: “Accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo”
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Ancora sette o otto giorni di temporali sull’Italia: un giugno decisamente instabile caratterizzato dal maltempo. L’Anticiclone Africano è il grande assente del periodo: le temperature sono calde ma senza eccessi e nei momenti perturbati scendono ben al di sotto della media stagionale. Domani inizia la cosiddetta “estate meteorologica” ma lo farà con tempo instabile per altri 15 giorni, con cieli sereni al mattino e forti temporali con grandine nel pomeriggio.
Sull’Italia si sono abbattute in un solo giorno ben 13 tempeste di acqua e violente grandinate da Nord a Sud che hanno investito città e campagne: lo riferisce un’analisi della Coldiretti su dati Eswd (European severe weather database) in riferimento all’ondata di maltempo primaverile che sta colpendo con eventi estremi tutta la Penisola causando perdite all’agricoltura e danni alle strutture e alle infrastrutture.
“Siamo di fronte – sottolinea la Coldiretti – ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo che si abbatte su un territorio fragile. A questa situazione non è certo estraneo il fatto che negli ultimi 50 anni è scomparso quasi 1 terreno agricolo su 3 (-30%) con la superficie agricola utilizzabile in Italia che si è ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari. Per questo – continua la Coldiretti – l’Italia deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività nelle campagne”.
Il presidente della Coldiretti Ettore Prandini aggiunge: “Occorre accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo che giace da anni in Parlamento e che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio”.
