Ancora un weekend di passione per i trasporti: si fermano i treni dalle 21 di oggi, alle 21 di domenica

Per chi si mette in viaggio inizia un altro weekend difficile. Scatterà questa sera dalle 21 e fino alle 21 di domenica, l’agitazione del personale del Gruppo FS, Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord. Lo sciopero è su scala nazionale ed è stato indetto dalla Cub Trasporti.

I motivi della protesta. Lavoratori e sindacati rivendicano la piattaforma di rinnovo del contratto per i dipendenti delle imprese che svolgono attività ferroviaria sia merci che viaggiatori e maggiore e chiedono più sicurezza sul lavoro, anche alla luce della recente scomparsa di Attilio Franzini, il 47enne morto all’alba del 4 ottobre nella stazione di San Giorgio di Piano alle porte di Bologna. Altro punto caldo sono i tagli del personale che ci sono stati nell’ultimo periodo, le mancate assunzioni e il peggioramento della vita e delle condizioni di lavoro che hanno subito gli impiegati del servizio ferroviario.

Le modalità dello sciopero. Una nota sul sito di Trenitalia precisa: “L’agitazione sindacale può comportare modifiche al servizio anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione. I viaggiatori, che intendono rinunciare al viaggio, possono chiedere il rimborso a partire dalla dichiarazione di sciopero:
-fino all’ora di partenza del treno prenotato, per i treni Intercity e Frecce;
– fino alle ore 24:00 del giorno antecedente lo sciopero stesso, per i treni Regionali.
In alternativa possono riprogrammare il viaggio, a condizioni di trasporto simili, non appena possibile, secondo la disponibilità dei posti”.

Trenitalia ha inoltre comunicato che non saranno garantite fasce di garanzia. Tuttavia, nei due giorni di sciopero l’azienda assicura alcuni servizi minimi. I treni che sono in viaggio a sciopero iniziato potranno arrivare a destinazione se questa è raggiungibile entro le 22. Diversamente i mezzi possono fermarsi prima.

Oggi a Roma alle 15 il corteo autorizzato pro Palestina. Ulteriori disagi alla circolazione nella Capitale, potranno verificarsi in concomitanza con la manifestazione promossa dalla comunità palestinese di Roma e Lazio per dire basta alla guerra. “Abbiamo chiesto alle forze dell’ordine di monitorare che non ci siano infiltrazioni – precisa il presidente della comunità – non lasceremo che nessuno ci rovini la piazza di pace”. Il corteo partirà da piazzale Ostiense e attraverserà viale Aventino, Porta Capena, via di San Gregorio, via Labicana, via Merulana e via dello Statuto per arrivare a piazza Vittorio. Alcune linee degli autobus subiranno deviazioni.

Nel pomeriggio, oltre alla manifestazione per la Palestina, è in programma anche un altro corteo, organizzato dai sindacati di base contro l’attuale sistema scolastico.