Arrestati 5 uomini per scambio di immagini pedopornografiche su una chat segreta
Famiglia da abusi. E’ l’inquietante nome di una chat composta da 5 padri, dove venivano scambiate immagini pedopornografiche. Di inquietante non c’è solo il nome della chat o i video e le foto che vi venivano messe dentro, ma anche i protagonisti delle stesse: i figli e familiari dei partecipanti, vittime degli abusi dei loro stessi padri o ripresi in atti di intimità a loro insaputa.
Cinque persone, in diverse città italiane, sono finite in manette. L’indagine è stata coordinata dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni attraverso il Centro Nazionale di Contrasto alla Pedopornografia Online, ed è legata ad uno scambio internazionale di immagini pedopornografiche. L’individuazione e gli arresti sono avvenuti a catena. Si è partiti da Roma con l’arresto in un uomo in flagranza di reato, e nel fragente è stata scoperta la chat.
Il secondo a finire in manette è stato un bolognese che aveva condiviso un video in cui un figlio minorenne subiva abusi. Da Bologna si è andati a Napoli, dove un uomo è stato denunciato a piede libero per possesso di immagini pedopornografiche sul computer.
Anche il quarto componente del gruppo arrestato, a Brescia, è stato colto in flagranza di reato. Quest’ultimo è coinvolto anche in un’inchiesta in Canada, accusato di aver abusato della propria figlia e di aver divulgato le immagini. Raccolti altri elementi, la Procura di Roma ha identificato altri due uomini che erano in contatto con il primo indagato: il primo è stato denunciato a piede libero perchè aveva sui propri dispositivi immagini che il romano gli aveva spedito e nella chat gli aveva anche spiegato come abbordare un minorenne; il secondo è un 55enne siciliano che abusava della figlia. In manette anche la moglie, perchè, secondo gli inquirenti, era a conoscenza delle violenze e non si sarebbe mai opposta.
Ultimo membro della chat a finire in manette un napoletano, che aveva condiviso nella chat circa 200 immagini pedopornografiche.