Assalto alla Polizia a Torino, fermate 4 persone. Solidarietà della Istituzioni
Assalto alla Polizia a Torino. Davanti alla Questura, un gruppo formato da circa 50 autonomi dei centri sociali ha cercato di liberare un uomo di origine marocchine che doveva essere accompagnato in un centro di rimpatrio per essere estradato, circondando un’auto e cercando di aprire le portiere e prendendola a calci e pugni. Sono state danneggiate anche altre auto che stavano passando in quel momento. Sono state fermate quattro persone, mentre un agente è rimasto lievemente ferito.
Colloquio tra il Quirinale ed il Viminale subito dopo l’assalto. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiamato il capo della polizia per essere informato di quanto avvenuto a Torino, ed ha espresso solidarietà agli agenti della pattuglia aggredita. Ribadita inoltre ribadito fiducia e vicinanza nei confronti della Polizia. Subito dopo il presidente ha sentito il ministro Piantedosi, che ha fatto sapere che “a Torino c’è stato un inaccettabile atto di violenza nei confronti della polizia, sintomatico del clima di veleno e sospetto a cui sono sottoposte in questi giorni le forze dell’ordine e la polizia, a cui va la mia solidarietà e vicinanza”. Poi Piantedosi ha aggiunto: “Come ministro mi prodigherò in ogni sede per affermare la dignità e l’onore di servitori dello Stato che quotidianamente, anche mettendo a rischio la loro incolumità, concorrono ad affermare i valori di libertà e democrazia”.
Sostegno alla Polizia confermato anche dal Governo. Giorgia Meloni, nel corso di un’intervista, ha detto: “E’ un gioco che può diventare molto pericoloso quello di togliere il sostegno delle istituzioni alla polizia, a chi ogni giorno rischia la sua incolumità per garantire la nostra.”E allora forse è il caso di dire grazie alle forze dell’ordine per il lavoro prezioso che fanno ogni giorno. Fermo restando che, se poi qualcuno sbaglia, chiaramente si deve intervenire e si deve sanzionare come prevede il nostro ordinamento. Penso che sia molto pericoloso togliere il sostegno delle istituzioni a chi ogni giorno rischia la sua incolumità per garantire la nostra sicurezza, è un gioco che può diventare molto pericoloso”.