AstraZeneca, Piemonte sospende un lotto del vaccino dopo il decesso di un insegnante
Stop in Piemonte, in via precauzionale, alla somministrazione di un lotto del vaccino anti Covid AstraZeneca. E’ la decisione presa dall’Unità di crisi per effettuare dei controlli sui lotti in seguito al decesso di un insegnante, morto questa mattina poche ore dopo la somministrazione del vaccino. Si tratta del 58enne Sandro Tognatti, docente di musica di Biella che ha ricevuto l’iniezione ieri pomeriggio nel centro vaccinale di Candelo.
La decisione di fermare per il momento le inoculazioni del lotto ABV5811 – non tutti i lotti, come comunicato inizialmente – è “un atto di estrema prudenza in attesa di verificare se esista un nesso di causalità tra la vaccinazione e il decesso”, ha spiegato l’assessore alla Sanità della Luigi Genesio Icardi. “Ad oggi in Piemonte non era mai stata segnalata nessuna criticità particolare dopo la somministrazione”. È stata subito convocata la Commissione piemontese sulla farmaco-vigilanza per l’attivazione di tutte le procedure previste dalla legge.
Invita alla prudenza il presidente dell’Aifa, Giorgio Palù: “I benefici sorpassano di gran lunga i rischi finora riscontrati”, ha detto a Mezz’ora in più su Rai tre. “Invito tutti a basarsi sui dati della scienza. C’è molta emotività. Non c’è alcuna correlazione dimostrata, se non una relazione temporale, con la vaccinazione col vaccino AstraZeneca e l’evento nefasto, ma non un nesso causale”. Per Palù “bisogna attendere gli esiti degli esami. Bisogna essere molto cauti”.
Intanto il commissario Ue al Mercato interno Thierry Breton annuncia, durante un’ un’intervista alla radio Europe 1, che l’Ue sarà in grado di centrare i suoi obiettivi di vaccinazione in questo trimestre nonostante i ritardi di AstraZeneca nelle consegne, poiché Pfizer sta producendo più velocemente del previsto. Breton ha anche riferito che i ritardi di AstraZeneca sono inaccettabili ma che per il momento Bruxelles non ha in programma di citarla in giudizio.