Bollettino Covid-19: 14.320 i positivi, 288 i decessi. L’Oms allerta l’Ue sulla variante indiana
Secondo gli ultimi dati del ministero della Salute, in Italia nelle ultime 24 ore si sono registrati 14.320 nuovi casi di coronavirus a fronte di 330.075 tamponi processati. I decessi sono stati 288, mentre il numero dei malati Covid in Italia ha superato i 4 milioni. Guarite 18.088 persone. Per i ricoveri ordinari si registra un -509, mentre le terapie intensive segnano un -71 Il tasso di positività si attesta al 4,3%.
La BioNTech ha annunciato che da giugno il suo vaccino anti-Covid, prodotto in collaborazione con Pfizer, sarà disponibile nell’Unione europea per la fascia d’età compresa tra i 12 e i 5 anni. A Pratica di Mare tre lotti distinti di vaccini: oltre 2 milioni di AstraZeneca, più di 270 mila Moderna e circa 160 mila Johnson & Johnson.
Intanto la variante indiana del virus fa sempre più paura: gli Stati Uniti hanno consigliato ai propri cittadini di lasciare l’India dopo l’ennesimo record di casi di coronavirus nel continente che hanno raggiunto quota 18.376.421 per un totale di decessi pari a 204.832. In Italia il ministro Roberto Speranza ha firmato un’ordinanza che vieta l’ingresso da India, Bangladesh e Sri Lanka.
E allora come si spiega l’arrivo il 28 aprile a Fiumicino di un volo proveniente da New Delhi con 23 contagiati a bordo? Perché ci sono 3 deroghe per il rientro: il possesso della residenza anagrafica in Italia da data anteriore al 25 aprile; la richiesta di raggiungere il domicilio, l’abitazione o la residenza dei figli minori, del coniuge o della parte di unione civile; o gli autorizzati dal ministero della Salute. I 23 passeggeri e i due componenti dell’equipaggio arrivati a Roma, sono stati sottoposti immediatamente a tampone e messi in quarantena.
Sulla scia della situazione in india, l’Oms ha allertato i governi europei riguardo un allentamento troppo precipitoso delle restrizioni anti-Covid che, potrebbe causare una spirale di nuovi casi e innescare una nuova ondata come in India. Hans Kluge, ha sottolineato che minori restrizioni, in concomitanza con varianti più contagiose e insieme con una copertura vaccinale ancora bassa, sono gli elementi di “una tempesta perfetta in qualsiasi Paese. La situazione in India può accadere ovunque”.