Brucia la Sicilia: 162 incendi, circa dieci milioni di danni. Musumeci: “Ergastolo ai piromani”
Dopo la Sardegna brucia anche la Sicilia e i numeri sono ancora una volta impressionanti: ieri sull’isola sono scoppiati 162 incendi, 124 boschivi e 38 nelle aree urbane.Tutti, tranne uno, di origine dolosa. Secondo quanto racconta l’ultima ricognizione dei forestali regionali antincendio questa notte a Palermo erano ancora attivi 11 roghi, 8 a Catania, altrettanti ad Enna, 5 a Siracusa, 3 a Messina, 2 a Trapani e uno a Caltanissetta e Agrigento. Tutti incendi boschivi a cui vanno aggiunti i fuochi divampati nella notte a Palermo e Catania, dove un vasto rogo in periferia – tra il rione Fossa della creta e via Palermo – ha trasformato la zona in un “inferno”. Un incendio ha anche distrutto lo stabilimento balneare Le Capannine del lungomare della Plaia.
Con i vigili del fuoco stremati da 20 ore di battaglia, ora la situazione pare stia tornando sotto controllo in una Palermo pronta ad affrontare un’altra giornata da bollino rosso secondo la Protezione Civile che anche per oggi lancia la massima allerta incendi. Anche su Catania, l’emergenza roghi, (30 in città nella sola giornata di ieri) sta tornando alla normalità con tutti i focolai in fase di spegnimento. Fra ieri sera e stanotte sono state evacuate via mare 170 persone per sottrarle alla morsa del fuoco. Ancora provvisoria la stima relativa alla conta dei danni che fra boschi andati distrutti, costi degli interventi, danneggiamenti e bonifiche raggiungerà la cifra di almeno dieci milioni di euro.
Il governatore della Sicilia Nello Musumeci invoca l’ergastolo per i piromani: “Sono criminali che meriterebbero il carcere a vita per azioni scellerate che cancellano identità e storia del nostro territorio” ha tuonato ieri il presidente di regione.