Calcio in lutto, morto Gianluca Vialli. La sua storia in un libro per “aiutare le persone a trovare la strada giusta”
Il calcio italiano e il mondo dello sport di nuovo in lutto. A poche settimane dalla scomparsa di Sinisa Mihajlovic, sconfitto dalla leucemia il 16 dicembre scorso, e dopo la morte di Pelè, il 29 dicembre, si è spento oggi a Londra a 58 anni Gianluca Vialli, ex attaccante di Cremonese, Sampdoria, Juventus e Chelsea. Per ricordare l’ex bomber, come deciso dalla Figc, sarà osservato un minuto di raccoglimento prima di tutte le gare di campionato in programma nel fine settimana.
Un viaggio lungo cinque anni con un “compagno indesiderato” come definiva il suo tumore Vialli. Per lui era una convivenza, non una battaglia perché “è un avversario molto più forte di me. È salito sul treno con me e io devo andare avanti, viaggiare a testa bassa, senza mollare mai”. Vialli ha voluto raccontare la sua storia in un libro, “Goals. 98 storie + 1 per affrontare le sfide più difficili”, o meglio una raccolta di frasi motivazionali, intervallate da storie di grandi sportivi, scritto per “aiutare le persone a trovare la strada giusta”.
Gianluca lascia un vuoto immenso, perché oltre ad essere un grande sportivo era un’anima gentile con quel sorriso da eterno bravo ragazzo e quell’umilità che l’ha sempre fatto rimanere con i piedi per terra nonostante i successi sportivi.
Immenso e bipartisan il cordoglio per la sua scomparsa, dal mondo dello sport a quello dello spettacolo, passando per la politica.
Gianni Infantino: “il calcio perde uno dei suoi sorrisi più belli”. Il presidente della Fifa parla del “sorriso di chi ha giocato e allenato. Il sorriso di chi ha vinto, trascinando nella propria felicità i piccoli che stavano diventando grandi, come ai tempi della Sampdoria. Il sorriso mantenuto nonostante la malattia, durante la sua ultima esperienza con la Nazionale italiana”.
Indimenticabile l’abbraccio con Roberto Mancini l’11 luglio 2021. Donnarumma aveva appena parato il calcio di rigore a Saka, l’ultimo per gli inglesi e l’Italia aveva appena vinto il suo secondo Europeo. Tutti sul prato di Wembley a festeggiare, ma prima per loro quell’abbraccio e le lacrime di Vialli: “In quell’abbraccio – racconterà poi -c’è amore, amicizia, tra di noi, tra noi e gli italiani, è stato veramente qualcosa di speciale”.
Ciro Immobile: “in ogni tua parola, in ogni tuo discorso c’era tutto quello di cui avevo bisogno”. Lo ricorda così il bomber della Lazio e della Nazionale., “Mi parlavi come se mi conoscessi da una vita, ma non mi stupivo di ciò perché ti osservavo e guardavo un uomo vero, gentile e sempre cortese con tutti. Mi sarebbe piaciuto parlare ancora una volta con te”.
E poi i ricordi delle sue squadre. Con una lettera toccante la Sampdoria ha voluto salutare l’ex attaccante scomparso immaginandolo tra Paolo Mantovani e Vujadin Boskov. La sua scomparsa “ci lascia tutti più soli” scrive invece la U.S. Cremonese. “L’amore tra Vialli e la maglia grigiorossa è antico e senza fine: profondo come gli amori che si coltivano per un’intera vita”.
Il ricordo della Juventus: “Siamo stati con te da sempre, Gianluca: da quando arrivasti nel 1992 e fu amore a prima vista. Eri uno dei primi tasselli di una Juve che sarebbe tornata, proprio con te, in cima all’Europa. Di te abbiamo amato tutto, ma proprio tutto: il tuo sorriso, il tuo essere contemporaneamente campione e leader, in campo e in spogliatoio, il tuo essere adorabilmente guascone, la tua cultura, la tua classe, che dimostrasti fino all’ultimo giorno in bianconero”.
Quindi il Chelsea: “Mancherai a tanti. Sei una leggenda per noi e per tutto il calcio. Riposa in pace, Gianluca Vialli”. A seguire anche il Watford, ultima sua esperienza in panchina: “Tutti al Watford FC sono rattristati nell’apprendere della scomparsa del nostro ex allenatore Gianluca Vialli. I nostri pensieri sono con la sua famiglia e i suoi amici”.
Anche David Beckham lo ricorda con affetto e sotto una foto con la maglia numero 9 della Juve scrive: “Un vero gentiluomo con il più grande cuore. Ti amiamo Gianluca. Ciao amico mio”
Infine il ricordo della sua città, Cremona. Il sindaco Gianluca Galimberti, affida al sul suo profilo Facebook il suo ricordo: “Per Cremona è un onore e un privilegio essere la sua città e troveremo il modo di ricordarlo e onorarlo. Con lui e grazie a lui possiamo imparare a essere coraggiosi, gentili, innamorati della vita”.