Caos neve: riaperto un tratto dellʼA22. Maltempo: danni nel bolognese
Proprio camion e tir, senza gomme antineve e catene, sono rimasti fermi a causa della neve, provocando il blocco della A22.
Alcuni passeggeri si sono trovati imprigionati per oltre 16 ore, per questo il Codacons ha annunciato un esposto alla procura in cui si chiede un’indagine per interruzione di pubblico servizio e blocco stradale, ma anche di “identificare e indagare tutti i conducenti di Tir e auto entrati in autostrada senza il necessario equipaggiamento”.
Intanto il maltempo continua a creare problemi alla nazione. Sei carabinieri sono rimasti feriti, travolti dall’onda di piena, mentre stavano soccorrendo alcune persone nella Bassa bolognese, dove il fiume Reno è esondato rompendo un argine. I sei militari sono stati salvati dall’elicottero dei vigili del fuoco e portati in ospedale per ipotermia, ma nessuno è grave. L’esondazione del Reno ha costretto 280 persone ad abbandonare le proprie abitazioni.
Ad Argelato in provincia di Bologna “la situazione degli allagamenti è ancora importantissima, tante case e tante zone sono ancora sott’acqua, abbiamo bisogno di più forze, mezzi e uomini” lo fa sapere Claudia Muzic, sindaco del comune della Bassa Bolognese sul cui centro abitato si è riversata l’acqua dell’esondazione di ieri del Reno a Castel Maggiore. Oltre agli allagamenti, nella notte e nella prima mattinata si sono verificati ad Argelato anche blackout elettrici.
Il livello del Po è salito di tre metri in 12 ore per effetto delle piogge intense mentre a Venezia il fenomeno dell’acqua alta ha raggiunto i 113 cm di altezza sul medio mare. Chiusi gli accessi alle banchine del Tevere a Roma, con il superamento della prima soglia di attenzione del livello del fiume Aniene. Preoccupano i fiumi in Toscana.