Caos scuola, per molte Regioni prosegue la didattica a distanza
Resta il caos scuola. Molti presidenti di Regione infatti hanno reso noto che lunedì 18 gennaio le scuole non riapriranno e che, almeno temporaneamente, proseguirà la didattica a distanza anche alle superiori. Tutti a casa dalla seconda media in poi nelle “zone rosse” Lombardia e Alto Adige; mentre in Sicilia sono stati avviati i test per alunni e docenti anche in vista del possibile rientro per elementari e prime medie. Quindi, in tutto il Paese tornano in aula 800mila studenti delle superiori, seppure in alternanza.
In Friuli Venezia Giulia le superiori non riaprono. Lo ha fatto sapere il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga in riferimento alla decisione del Tar che ha accolto il ricorso di alcuni genitori contro la sua ordinanza di chiusura delle superiori fino al termine di gennaio. Sembra che Fedriga stia ora lavorando a una nuova ordinanza per scongiurare la decisione del Tribunale amministrativo regionale.
Sicilia, il presidente Musumeci: “Se i contagi non scendono chiudo tutte le scuole”. Il governatore siciliano è categorico: “Se tra due settimane i dati non ci dovessero convincere, stabiliremo misure maggiormente restrittive e chiuderò anche le scuole primarie e le prime classi della media. E questo nessuno potrà impedircelo. Allo stato non sono le scuole il focolaio, però se il dato non cala tutto quello che sarà necessario sarà fatto”.
Puglia, Michele Emiliano: “Dad alle superiori per un’altra settimana”. Emiliano spiega la decisione: “Faremo così in modo da contenere ulteriormente la curva dei contagi. Per primarie e secondarie di primo grado si manterrà come sempre un sistema che consenta alle famiglie che non desiderano la didattica in presenza di ottenere la didattica digitale integrata senza l’obbligo alla presenza. Voglio ringraziare il personale della scuola che ci sta dando una mano enorme nel tenere bassa la curva. La scuola non è un posto sicuro, come non è un posto sicuro qualsiasi luogo dove si sta seduti per ore nella stessa stanza”.
Basilicata, confermata la Dad fino al 31 gennaio. La Basilicata, Regione a zona gialla, conferma dunque che per le scuole superiori la didattica a distanza resta obbligatoria fino al 31 gennaio. La decisione, che ribadisce quella del 9 gennaio, è stata presa dal presidente della Regione, Vito Bardi, con una nuova ordinanza sull’emergenza coronavirus.