Catturato Giacomo Bozzoli, era nascosto nella sua villa con 50 mila euro
Si era nascosto nel cassettone di un letto matrimoniale e aveva con sé un borsello con 50mila euro in contanti. Così è stato trovato Giacomo Bozzoli quando, alle 17.45 di ieri pomeriggio, le forze dell’ordine hanno fatto irruzione nella sua villa di Soiano sul Garda. Quando i carabinieri hanno sollevato il cassettone del letto si sono trovati davanti un uomo con barba e baffi, capelli spettinati e indosso una t-shirt. Un volto molto diverso da quello visto nelle foto circolate nelle ultime settimane.
Dopo 11 giorni di ricerche finisce dunque la latitanza del 39enne, condannato lo scorso primo luglio in via definitiva all’ergastolo dalla Cassazione per l’uccisione dello zio Mario Bozzoli, risalente all’8 ottobre 2015, poi gettato nel forno della loro fonderia di Marcheno. Secondo il procuratore Francesco Prete, l’uomo “si proclama innocente, non aveva in realtà intenzione di consegnarsi ed è probabile che sia rientrato a casa per cercare un contatto con il figlio piccolo”. Rientro in Italia che è avvenuto, secondo gli inquirenti, “con mezzi di fortuna”, anche se si ipotizza l’aiuto concreto da parte di qualcuno nel progettare e realizzare la fuga. Per questo, la Procura ha aperto un’inchiesta contro ignoti, con lo scopo di individuare eventuali complici.
“Era in Italia da 24 ore abbondanti – ha spiegato dopo la cattura il procuratore di Brescia, Francesco Prete -. È partito dalla Spagna due o tre giorni dopo la moglie e il figlio per rientrare passando dalla Francia a bordo di una o più auto prese a noleggio”. La casa era piena di cimici e poco prima delle 18 i militari sono entrati quasi a colpo sicuro dopo avere ascoltato una conversazione che hanno definito “sospetta”.
Alle 18.45, un’ora dopo l’irruzione in casa, i carabinieri sono usciti dalla villa con Bozzoli per portarlo prima all’interrogatorio di rito e poi nel carcere di Canton Mombello, uno dei più sovraffollati d’Italia, per la sua prima notte in cella. “Sono innocente – ha ribadito il 39enne, come più volte dichiarato nel corso dei processi -. Farò di tutto per ottenere la revisione della sentenza”.