Conte annuncia che non ci sarà l’aumento Iva. Trovati i 23 mld. Bonus Befana per chi paga con le carte [Politica – Economia]
Il premier Giuseppe Conte ha annunciato che sono stati trovati i 23 miliardi di euro che permetteranno di non toccare l’Iva. Lo stesso ha poi precisato: “manca qualche copertura ma stiamo completando il lavoro”.
“Stiamo lavorando per portare l’Iva sulle bollette dal 10% al 5%, e su latte, pasta pane dal 4% all’1%”, ha aggiunto il premier, precisando che per raggiungere questo obiettivo “dobbiamo incentivare l’uso dei mezzi elettronici, ma serve per questo un piano nazionale: dobbiamo consentire anche a chi non ha carte o bancomat o conti correnti di poter usare questi strumenti senza costi e senza provvigioni”.
“La logica è incentivare, beneficiare le persone che usano questi sistemi che ci consentiranno di contrastare l’evasione. Dobbiamo pagare tutti per pagare meno. Stiamo lavorando a un piano per questi obiettivi, lasciateci qualche giorno di tempo”, ha aggiunto.
Allo studio un “bonus Befana” per chi paga con le carte. Un “superbonus” per chi paga con carte e bancomat nei settori più a rischio evasione. Da abbinare al meccanismo del cashback mensile su tutti i pagamenti tracciabili e da dare tutto in una volta, magari a inizio anno (per questo è stato ribattezzato “bonus della Befana”). E’ una delle ipotesi allo studio in vista della Manovra per incentivare la moneta elettronica. Si inserirebbe, però, all’interno del piano più complessivo della “nuova Iva”, con rimodulazione delle aliquote.
Ma in questo nuovo corso che sta preparando l’esecutivo giallorosso che punta drasticamente alla riduzione dell’uso del contante, va tenuto conto dei costi che si abbattono su chi usa le carte. Secondo le ultime stime, il canone annuo sulle carte di credito è cresciuto del 76%. Non poco. Le banche negli ultimi anni hanno aumentato anche i costi per la gestione di questi flussi di denaro. Per chiarirci le idee, la gestione di una carta di credito costa circa l’86,9 per cento euro. E in questo scenario, come ricorda Libero, è anche intervenuta Bankitalia che ha parlato di una accelerazione rispetto al biennio precedente.
E sulla necessità di ridurre le commissioni a carico delle imprese e dei consumatori, è intervenuto anche il presidente della Confcommercio, Carlo Sangalli, in un’intervista a NewsMediaset, ha affermato: “diffondere la moneta elettronica è importante e l’idea va perseguita per una ragione di sicurezza e tracciabilità. Però la via maestra non è quella di aumentare le tasse sul contante ma serve invece una decisa riduzione delle “. Lo afferma e aggiunge: “Insomma, serve non una tassa in più, ma qualche costo in meno”.