Conte: “Tutta Italia area protetta”. Da domani spostamenti solo per lavoro, salute e necessità
Inasprimento delle misure per bloccare il nuovo Coronavirus e l’Italia che diventa, tutta, una grande “zona protetta”. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, questa sera nel corso di una conferenza stampa alle 20,30, durante la quale ha annunciato l’inasprimento delle restrizioni in vigore da domenica e l’estensione del divieto degli spostamenti non essenziali in tutta Italia fino al 3 aprile. La preoccupazione è che quanto sta avvenendo in Lombardia, con le terapie intensive che rischiano il collasso, possa estendersi ad altre regioni e al Sud Italia, dove il sistema sanitario presenta spesso già aspetti di criticità in tempi normali. Il decreto sarà firmato questa sera ed entrerà in vigore domani mattina e consente in tutto il Paese spostamenti solo per motivi di salute, lavoro e necessità (qui il modulo di autocertificazione).
In diretta da Palazzo Chigi
Pubblicato da Giuseppe Conte su Lunedì 9 marzo 2020
“I numeri ci dicono – ha detto Conte – che stiamo avendo una crescita importante delle persone in terapia intensiva e purtroppo delle persone decedute. Le nostre abitudini vanno cambiate ora: dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia. Lo dobbiamo fare subito e ci riusciremo solo se tutti collaboreremo e ci adatteremo a queste norme più stringenti”. “Sto per firmare – ha aggiunto – un provvedimento che possiamo sintetizzare con l’espressione “io resto a casa”. Ci sarà l’Italia come zona protetta”. Saranno consentiti solo gli spostamenti per lavoro, saluto o necessità. Il premier, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha affermato poi che sulla nuova misura del governo c’è stato “il plauso delle Regioni” e di aver informato il presidente della Repubblica.
Ad oggi – come annuncia l’Ansa – sono 7.985 i malati per Coronavirus in Italia: ben 1.598 persone in più rispetto a ieri. Le persone guarite sono 724, 102 in più di ieri, ha affermato il commissario per l’emergenza. 463 le persone morte dall’inizio dell’epidemia nel nostro paese: 97 in più di ieri. I malati ricoverati in terapia intensiva per coronavirus sono 733, 83 in più rispetto a ieri. Di questi 440 sono in Lombardia, che ha avuto un incremento in un giorno di 41 casi. Sono invece 4.316 i malati con sintomi ricoverati e 2.936 quelli in isolamento domiciliare. I dati sono stati forniti dal commissario Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione Civile.
“Non c’è ragione per cui proseguano le manifestazioni sportive, abbiamo adottato un intervento anche su questo” ha detto ancora il premier che ha informato anche di aver portato “la sospensione delle attività didattiche sino al 3 aprile su tutta la penisola isole comprese“.
“Da domani distribuiremo 100 mila mascherine negli istituti penitenziari, dove sono state montate 80 tende di pre-triage” per lo screening del coronavirus nelle carceri.
Il ministro per gli affari regionali Francesco Boccia nel pomeriggio aveva annunciato la chiusura “di tutti gli impianti sciistici del Paese da domani mattina con un’ordinanza di Protezione civile”. “Dobbiamo prendere atto che il buon senso che spesso abbiamo chiesto non solo non c’é stato ma c’è stata anche una operazione di marketing vergognosa. Ci riferiamo alla sollecitazione ad alcuni studenti liberi da impegni scolastici ad andare in montagna”. Il ministro ha anche annunciato che ci “sarà una riunione quotidiana per avere un coordinamento automatico con tutte le Regioni, il Presidente dell’Anci, il Presidente dell’Upi, riunito in seduta permanente ogni giorno alle ore 15 attraverso una videoconferenza presso la Protezione Civile con tutti i ministri competenti“. Oggi, oltre a lui e al ministro della Salute Roberto Speranza, c’era anche la ministra delle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli.