Conti spiati: Intesa Sanpaolo è formalmente indagata nell’indagine a carico di Vincenzo Coviello

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Caso conti spiati, Intesa Sanpaolo è formalmente indagata nell’indagine a carico di Vincenzo Coviello, l’ex dipendente che in 26 mesi ha compiuto accessi abusivi alle informazioni di conti correnti e carte di credito di 3572 correntisti di 679 filiali, per un totale di 6.637 accessi abusivi tra il febbraio 2022 e l’aprile 2024. Oltre a cittadini comuni, Coviello avrebbe spiato i conti di personalità influenti come la premier Giorgia Meloni, alcuni ministri, il presidente del Senato Ignazio La Russa e altri personaggi del mondo della politica, dello spettacolo e dello sport.

Secondo gli inquirenti, la Banca, sarebbe colpevole di aver violato la legge 231 del 2001, sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche. In sostanza secondo i pm, l’istituto, non avrebbe tempestivamente segnalato agli inquirenti gli accessi abusivi.

Come è partito il caso. Le indagini della Procura di Bari sono iniziate dopo la denuncia di un correntista del 22 luglio scorso, allarmato da accessi anomali ai dati del suo conto corrente. Dopo lo scandalo, i legali di alcuni clienti vittime di Coviello hanno chiesto informazioni alla Procura per valutare la costituzione di parte civile o cause civili ai danni della banca.

Nei prossimi giorni la procura di Bari affiderà l’incarico ai tecnici per ricostruire tempi, modalità e tipologia degli accessi ai dati riservati della banca, ma anche eventuali contatti che Coviello possa avere avuto prima o dopo ogni accesso e capire se effettivamente abbia tenuto solo per sé, le informazioni raccolte, come ha detto, o se abbia agito per mandato di qualcuno. Coviello è stato sottoposto a procedimento disciplinare e poi licenziato dalla banca lo scorso 8 agosto, ben prima dell’avvio delle le indagini. L’ex bancario è indagato per accesso abusivo ai sistemi informatici e tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato.