Coronavirus: 7.925 i nuovi positivi. 329 vittime. Allarme varianti
Crescono le persone ricoverate in terapia intensiva sono 37 in più rispetto a ieri, i ricoverati con sintomi sono invece 164 in più di ieri. Il totale delle vittime da inizio pandemia è di 88.845. I guariti sono in totale 2.024.523 (+13.975 da ieri).
Le regioni che hanno il maggior numero di positivi al coronavirus nelle 24 ore sono Lombardia 1.093, Emilia Romagna 1.051 e la Campania 994. Otto regioni continuano a non comunicare il dettaglio dei test antigenici rapidi positivi. Si tratta di Sicilia, Liguria, Marche, Abruzzo, Umbria, Basilicata, Molise e Valle d’Aosta.
Sui vaccini intanto la negoziatrice per i vaccini dell’Ue, Sandra Gallina, ha precisato: “l’Unione Europea avrà a disposizione “dosi sufficienti per raggiungere il target del 70% di vaccinazioni anti-Covid entro l’estate”. La stessa ha precisato che solo nel secondo trimestre arriveranno “300 milioni di dosi” da aggiungere ai “100 milioni del primo”. Sarà perciò possibile immunizzare circa 200 milioni di persone già alla fine del secondo trimestre.
Allarme varianti – Secondo quanto prevede la nuova circolare del ministero della Salute sulla diffusione delle varianti di SarsCov2 bisogna dare priorità alla ricerca e alla gestione dei contatti di casi COVID-19 sospetti/confermati da variante e identificare tempestivamente sia i contatti ad alto rischio (contatti stretti) che quelli a basso rischio. Si indica inoltre di eseguire un test molecolare ai contatti (ad alto e basso rischio) il prima possibile dopo l’identificazione e al 14° giorno di quarantena, per un ulteriore rintraccio di contatti, “considerando la maggiore trasmissibilità delle varianti”, e di “non interrompere la quarantena al decimo giorno”.
Secondo l’OMS l’emergenza di nuove varianti di SarsCov2 “sottolinea l’importanza, per chiunque, compresi coloro che hanno avuto l’infezione o che sono stati vaccinati, di aderire rigorosamente alle misure di controllo sanitarie e socio-comportamentali”, indica la nuova circolare del ministero. Inoltre, si legge, il Centro europeo controllo malattie Ecdc ritiene “molto alta” la probabilità di introduzione e diffusione in comunità nei paesi Ue delle varianti e in particolare di quella ‘inglese’ e l’impatto dell’introduzione in comunità delle varianti in Ue è ritenuto “alto”.