Coronavirus, al minimo i nuovi contagi: sono 177. Riapre il pronto soccorso di Codogno
88 vittime e “solo” 177 nuovi contagi da coronavirus individuati nelle ultime 24 ore. Gli ultimi dati forniti dalla Protezione civile registrano un incremento giornaliero mai così basso dal primo marzo, quando i casi hanno iniziato a crescere in maniera esponenziale.
E non è solo per il numero di tamponi effettuati: è al minimo anche il rapporto tra nuovi casi e test effettuati e tra nuovi casi e persone sottoposte a tampone.
In leggero aumento il numero dei decessi rispetto agli ultimi giorni. E nessuna vittima in sei regioni: Basilicata, Calabria, Valle d’Aosta, Sardegna, Umbria, Friuli. Zero casi, invece, in 8 regioni: Trentino Alto Adige, Sicilia, Umbria, Sardegna, Valle d’Aosta, Calabria, Molise e Basilicata. Un solo caso rispettivamente in Campania e Toscana.
Dei 177 tamponi positivi rilevati, la maggior parte sono in Lombardia, con 84 nuovi positivi (il 47,4% dei nuovi contagi). Tra le altre regioni più colpite dal coronavirus, l’incremento di casi è di 24 casi in Piemonte, 18 in Emilia Romagna, di 21 in Liguria e di 11 nel Lazio.
Le vittime in totale dall’inizio dell’emergenza sono 33.689. I guariti sono 161.895, con un incremento di 957 unità nelle ultime 24 ore. I casi attualmente positivi sono 38.429, vale a dire 868 in meno rispetto a ieri. In isolamento domiciliare 32.588 persone, mentre 5.503 sono ricoverate con sintomi. I pazienti in terapia intensiva sono 338 (-15).
Ha riaperto, intanto, dopo oltre tre mesi il pronto soccorso dell’ospedale di Codogno, diventato il luogo simbolo dell’epidemia di coronavirus in Italia, perché proprio qui, nella notte tra il 20 e 21 febbraio, venne accertato il primo caso di Covid-19, il cosiddetto “paziente 1”, Mattia Maestri. Tra le prime persone arrivate un’anziana, classe 1930, positiva al Covid-19.
È stata trasferita da una casa di riposo per problemi di anemia. Ora è ricoverata in isolamento nel reparto dedicato ai malati Covid. Registrato in mattinata anche un caso sospetto, subito instradato su un percorso dedicato che lo isola dagli altri malati e repentinamente sottoposto al tampone che ha poi accertato la sua negatività al virus, contrariamente a quanto detto in un primo momento.