Coronavirus, Arcuri: dal 4 maggio test sierologici e un prezzo massimo sulle mascherine
Ancora troppi morti per coronavirus, altri 415 in un solo giorno con Lombardia e il Piemonte che registrano più della metà dei decessi avvenuti in tutta Italia. Tuttavia per la prima volta dall’inizio dell’emergenza diminuiscono le persone che sono in quarantena: sono 82.212, 74 in meno rispetto a venerdì. Per il sesto giorno consecutivo calano i malati: sono 105.847 gli attualmente positivi, 680 in meno rispetto a venerdì. Migliora la situazione su Milano, solo 80 nuovi casi in 24 ore.
Su 20 regioni solo Lombardia, Piemonte, Toscana e Lazio fanno segnare un incremento dei nuovi casi. Tutte le altre, e le province autonome di Trento e Bolzano, sono in negativo. Diminuiti per la prima volta, anche coloro che sono in isolamento domiciliare, un ulteriore trend positivo, che dovrà però consolidarsi nei prossimi giorni.
Tuttavia a frenare l’ottimismo è il commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri “Non ci siamo ancora liberati dal virus. La vittoria definitiva contro il coronavirus non arriverà per decreto, dipenderà solo da noi e dai nostri comportamenti”, soprattutto nei prossimi giorni “serve comportarsi con tenacia, sacrificio e senso di appartenenza”.
Il commissario ha poi annunciato che “dal 4 maggio partiranno i test sierologici a livello nazionale, su un campione di 150mila persone”. Non solo, l’azienda scelta offrirà gratuitamente i test. Il bando è stato assegnato all’americana Abbott con sede in Illinois, leader mondiale nel campo degli screening per le malattie infettive, incluso lo sviluppo del primo test per l’Hiv.
Arcuri ha rassicurato anche sulle mascherine, tema centrale per la ripartenza: “Fisseremo il prezzo massimo” ha detto in riferimento ai numerosi casi di speculazione. “Siamo pronti a distribuire tutte le mascherine che serviranno per gestire la fase 2”, ha quindi aggiunto, specificando che al momento ne sono state distribuite 138 milioni e che le Regioni hanno ad oggi 47 milioni di mascherine nei magazzini. I dispositivi saranno distribuiti alla pubblica amministrazione, ai trasporti pubblici, alle forze dell’ordine e a tutti i componenti del sistema pubblico, in vista della ripartenza. E ancora: “lo Stato ha siglato un accordo con due imprese italiane per produrre 51 macchinari per mascherine, in grado di produrne tra i 400mila e le 800mila al giorno: “Arriveremo a produrne presto almeno 25 milioni al giorno”.
Il commissario per l’emergenza Covid-19 ha poi ricordato i risultati ottenuti in questi “38 giorni di lavoro”: Cura Italia, la riconversione delle aziende, l’acquisto di ventilatori per la terapia intensiva e l’app “che non farà solo contact tracing, ma sarà un modo per i pazienti di essere in contatto con i medici.
Intanto il comitato tecnico-scientifico lavora in particolare sulle misure di sicurezza da osservare per i trasporti e sui luoghi di lavoro. Si prefigura l’obbligo di mascherina e distanziamento sociale su treni, aerei, bus e traghetti, e l’istallazione di termoscanner nei terminal. Chi abita al mare o in montagna potrà nuotare o passeggiare, purché non si allontani troppo da casa.