Coronavirus: aumentano le reinfezioni ma c’è un forte aumento di casi non notificati
Le reinfezioni da Covid aumentano ancora in Italia: in sette giorni salgono all’8,4% contro il 7,5% della scorsa settimana, con rischio maggiore nei non vaccinati, nelle donne e nelle fasce di età più giovani. Continua quindi la corsa dei nuovi positivi al Sars-CoV-2 ma i numeri non riflettono i reali contagi questo perchè, precisa l’Istituto superiore di Sanità, in questa fase caratterizzata dalla circolazione di varianti altamente trasmissibili “c’è stato un forte aumento di casi non notificati” per sottodiagnosi o ‘autodiagnosi’.
A tal proposito il ministro della Salute, Roberto Speranza, fa sapere che eventuali restrizioni “non sono all’ordine del giorno”. Il responsabile del ministero mette però il sigillo sul dibattito in merito all’isolamento dei positivi e precisa: “chi è contagiato deve stare a casa”. Inoltre resta la sfida della responsabilità individuale e le mascherine che, dice Speranza, “in certi casi continuano ad essere raccomandate e vanno usate in tutte le occasioni a rischio”.
Intanto, secondo il bollettino del ministero della Salute, nelle ultime 24 ore sono 56.386 i nuovi casi a fronte di 258.456 tamponi eseguiti. Il tasso di positività al 21,8%. 40 le vittime. Stabili le terapie intensive.
Le infezioni stanno salendo ma, spiega il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, “l’ondata durerà qualche settimana per poi andare a spegnersi come sta già avvenendo in altri Paesi dove è arrivata prima”. Oggi, dice Sileri, la situazione “è completamente diversa da quella dello scorso anno. Abbiamo quasi 50 milioni di italiani che hanno completato il ciclo vaccinale, di cui 40 milioni con terza dose”.