Coronavirus, decine di guariti. Il Nord prova a ripartire
Sono 42 le persone guarite, secondo i dati comunicati oggi dalla Protezione civile, rispetto ai 528 contagiati complessivi. In Lombardia i guariti sono 37, 3 nel Lazio e 2 in Sicilia. “Venerdì o al massimo sabato si deciderà se prorogare o modificare la prima ordinanza. Decideranno i nostri esperti. Saranno scelte rigorosamente scientifiche per il bene della nostra popolazione” ha intanto annunciato il governatore della Lombardia Attilio Fontana.
Intanto “La Prefettura di Lodi sta autorizzando la ripresa del lavoro parziale per alcune aziende che ne hanno fatto richiesta all’interno della zona rossa”. Lo ha reso noto Vittorio Boselli, segretario Confartigianato del lodigiano, specificando che i lavoratori dovranno rispettare le norme precauzionali per evitare il contagio, come l’uso di mascherine e il rispetto della distanza di sicurezza. Anche da banche, imprese e sindacati un appello congiunto a lavorare tutti, insieme, “per consentire al nostro Paese di superare questa fase in maniera rapida ed efficace”.
“Essere positivi al Covid-19 non significa essere contagiosi. Ma le persone positive devono stare fuori dal circuito, quindi isolati”. Lo ha spiegato il direttore scientifico dell’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma, rispondendo alle domande dei giornalisti della Stampa estera. “Il periodo di contagiosità – ha precisato Ippolito – è diverso dal periodo di trasmissione. La probabilità massima in cui c’è trasmissibilità del virus è il momento in cui la persona è sintomatica”. “L’Italia ha eseguito circa 10mila tamponi ma non possiamo essere colpevoli di essere stato uno dei Paesi che ha fatto più controlli” ha intanto evidenziato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.