Coronavirus: genitori preoccupati per il rientro a scuola. L’Europa accelera sul vaccino
Il rientro a scuola dopo il lungo lockdown per il coronavirus, preoccupa 7 genitori su 10 e timori e insicurezze aggravano la condizione delle famiglie più fragili. E’ l’allarme lanciato da Save the Children sulla base dei risultati di un’indagine condotta da Ipsos tra il 4 e il 18 agosto scorsi su un campione di 2370 persone.
La preoccupazione principale, è costituita dall’incertezza sulle modalità di ripresa (60%), seguita dai rischi legati al mancato distanziamento fisico (51%). Un genitore su 10 crede invece di non potersi permettere l’acquisto dei libri, 2 su 10 temono di non poter più sostenere il costo della mensa scolastica.
Intanto nell’ultimo decreto approvato in Cdm sono previsti congedi straordinari e smart working per genitori con figli under 14 in quarantena obbligata.
Previste anche nuove risorse per la scuola. Il decreto a cui l’esecutivo ha dato il via libera prevede che, “al fine di facilitare le procedure per il reperimento di spazi per garantire il corretto e regolare avvio dell’anno scolastico 2020-2021 nel rispetto del distanziamento fisico imposto dalle linee guida del Comitato tecnico-scientifico”, sia possibile “utilizzare, per le annualità 2020 e 2021, le risorse disponibili attualmente destinate alla copertura dei canoni di locazione a disposizione dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail) per il programma di investimento scuole innovative e poli dell’infanzia anche per le aree interne, ancora in fase preliminare, finalizzandole prioritariamente alle spese per affitti di spazi e relative spese di conduzione e adattamento alle esigenze didattiche e noleggio di strutture temporanee”, si legge nella nota diffusa da Palazzo Chigi dopo il Cdm.
Inoltre, le nuove norme semplificano l’assegnazione delle risorse per il rifinanziamento di interventi urgenti in materia di sicurezza per l’edilizia scolastica: risorse, “stanziate con il decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124, che, per un ammontare complessivo pari a euro 25 milioni, vengono destinate a supportare gli enti locali in interventi urgenti per lavori finalizzati, in particolare, all’adeguamento e all’adattamento a fini didattici degli ambienti e degli spazi, anche assunti in locazione”.
Intanto i contagi in Italia sono 1.397, a fronte di 92790 tamponi. I dati sono in linea con l’andamento delle settimane scorse. In leggero aumento i ricoveri in terapia intensiva, sono 120. Nessun positivo dai mille test in Costa Smeralda, in Sardegna.
E dopo gli Stati Uniti, ora anche l’Europa si prepara a ricevere il vaccino contro il Covid-19 prima del previsto. La Commissione europea, infatti, ha comunicato che le prime dosi potrebbero essere disponibili per i Paesi membri già a novembre. Si tratta del vaccino noto come Oxford, per il quale l’organo esecutivo dell’Ue ha firmato un contratto che consente ai Paesi membri di comprare 300 milioni di dosi, con un’opzione per l’eventuale acquisto di altre 100.
E anche Sanofi e GSK hanno avviato oggi la sperimentazione clinica di fase 1/2 per il loro vaccino COVID-19. Sono stati coinvolti un totale di 440 adulti sani in 11 siti di sperimentazione negli Stati Uniti. L’obiettivo annunciato dalle aziende e’ quello di produrre fino a un miliardo di dosi nel 2021. In prima linea ci sarà lo stabilimento di Anagni, che sarà il primo in Europa ad avviare la produzione del vaccino.
A non vedere di buon occhio questa “corsa alla cura” è la comunità scientifica, che mette in guardia nei confronti dei rischi legati a delle scelte troppo frettolose.