Coronavirus, il monitoraggio dell’Iss: Rt in leggero calo a 0,86. Diminuiscono i pazienti in ospedale
Come ogni venerdì, l’Istituto superiore di sanità e il ministero della Salute pubblicano il consueto monitoraggio settimanale sull’andamento dell’epidemia da Coronavirus in Italia. Dati che poi passano alla cabina di regia, e sulla base dei quali son prese le decisioni politiche. Nella settimana che va dall’11 ottobre al 17 ottobre, è rimasta tutto sommato stabile l’incidenza a livello nazionale, rispetto al valore indicato lo scorso venerdì. Il monitoraggio parla di 29 casi positivi al Covid ogni 100.000 abitanti. Si registra un leggero incremento dell’Rt nazionale, vale a dire l’indice di trasmissibilità del virus. Si tratta comunque di aumento tanto lieve da consentire di leggere il dato come stabile. Nel periodo che va dal 29 settembre al 12 ottobre 2021, l’indice Rt è stato pari a 0,86. La settimana prima il valore si attestava a 0,85. Uno scarto maggiore si era invece avuto rispetto alla settimana ancora precedente, quando il monitoraggio dell’Iss dava l’indice a 0,83.
Buone notizie arrivano dagli ospedali. Grazie alla campagna vaccinale, il numero dei pazienti ricoverati nei reparti ordinari e in terapia intensiva continua a diminuire. Secondo il monitoraggio dell’Iss, il tasso di occupazione dei malati di Covid più gravi ricoverati in terapia intensiva è in calo e si attesta al 3,9% al 19 ottobre. Un decremento che lascia ben sperare dal momento che la settimana precedente lo stesso era al 4,1%. I pazienti Covid in area critica sono dunque passati dai 370 del 12 ottobre ai 355 del 19 ottobre. Il calo dell’occupazione dei reparti ordinari è ancora superiore: è passato dal 4,6% al 4,2%. Ragionando in numeri assoluti, i ricoverati in queste aree mediche sono diminuiti passando dai 2.665 del 12 ottobre ai 2.423 del 19 ottobre. Tra i ricoverati in terapia intensiva, si contano in gran parte anziani e fragili, ma soprattutto soggetti che hanno deciso di non sottoporsi alla somministrazione del vaccino anti-Covid.
L’Iss raccomanda comunque di mantenere elevata l’attenzione e di rispettare le misure. In primis perché, sulla base dei consueti parametri, da questa settimana 4 Regioni risultano classificate a rischio moderato rispetto alle 3 della settimana scorsa (Abruzzo, Campania, Friuli Venezia Giulia e Piemonte). In secondo luogo perché è in aumento il numero di nuovi contagi non associati a catene di trasmissione. Il dato è pari a 4.759 contro i 4.551 casi della settimana precedente. La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve diminuzione: al 33% contro il 34% della scorsa settimana. È in leggero aumento invece la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi: 48% contro il 47% della precedente rilevazione. Resta stabile la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (19% come la scorsa settimana).