Coronavirus, in Italia calano decessi e ricoveri. Iss: si pensa alla fase 2
La curva Italia finalmente scende. Calano per la prima volta i ricoverati con sintomi per coronavirus negli ospedali e continua a scendere anche il numero dei pazienti in terapia intensiva, che anche sabato aveva fatto registrare il segno meno.
A questo si aggiunge la riduzione del numero delle vittime a 525, il dato più basso dal 19 marzo scorso. Rimane più o meno costante l’aumento dei positivi giornaliero con 2.972 nuovi contagiati nelle ultime 24 ore, che porta il totale dei positivi a 91.246.
“Una serie di buone notizie”, ha sottolineato il capo della Protezione civile Angelo Borrelli nel corso del punto stampa quotidiano, che non ci devono indurre però “ad abbassare la guardia”.
Cifre dunque incoraggianti che spingono l’Iss, per la prima volta dall’inizio dell’emergenza, a parlare di “fase 2, se questi dati si dovessero confermare. “C’è evidenza che la curva” epidemica “ha raggiunto il suo plateau e adesso ha iniziato la discesa, e fortunatamente ha iniziato la discesa anche il numero dei morti che è un altro dato estremamente importante” ha sottolineato il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, durante la conferenza stampa quotidiana sull’emergenza coronavirus alla Protezione civile.
“È un dato positivo che ci aspettiamo nei prossimi giorni possa essere confermato”, ma “è un dato che va conquistato giorno dopo giorno“, ha ammonito il numero uno dell’Iss. “Solo in questo caso possiamo pensare a una fase due”.
Parole che volgono timidamente uno sguardo al segnale di lento alleggerimento delle misure, che potrebbe segnare la progressiva fine della quarantena italiana, passando dal “contenimento” del virus al “mantenimento” per il riavvio di alcune attività. “Abbiamo vari indicatori – ha aggiunto Brusaferro – e l’atteso è che nei prossimi giorni vedremo ancora questo trend diminuire”.
Resta però chiaro che la sperata discesa è solo all’inizio e per questo ancora fragile. “La costante attività delle forze dell’ordine è un buon deterrente, ma è importante che vengano mantenuti comportamenti molto stringenti. Confidiamo nell’atteggiamento della popolazione, che deve essere corretto con il comportamento che viene richiesto. Dunque non bisogna abbassare la guardia”, ha avvertito Borrelli in vista delle giornate di Pasqua e Pasquetta, giorni in cui si rischia un nuovo record di “furbetti” pronto ad essere scongiurato con l’aumento di controlli in quelle date.
I dati del Viminale mostrano infatti come ci sia ancora troppa gente in giro. Solo sabato, giorno in cui le attività lavorative consentite erano in buona parte ferme e dunque la mobilità avrebbe dovuto essere ulteriormente ridotta, ci sono stati 10 positivi denunciati per violazione della quarantena e 9.284 sanzioni irrogate, mentre sono 54 i cittadini denunciati per aver dichiarato il falso e 173 gli esercenti sanzionati.Complessivamente le contestazioni alle persone per violazioni ai divieti anti-contagio sono state 176.767 da inizio crisi.