Coronavirus: preoccupanti le condizioni di un 38enne a Codogno, contagiato anche un medico
Le ultime notizie che arrivano sul coronavirus da Codogno non sono incoraggianti. Potrebbe infatti esserci il primo caso di un medico contagiato: si tratta del medico di base che lunedì 17 febbraio ha visitato a domicilio il 38enne che è risultato essere il primo infetto confermato.Il dottore sarebbe ricoverato all’ospedale Sacco di Milano con un quadro di polmonite che non promette nulla di buono, in attesa dell’esito dei test.
Nel frattempo si è complicato il trasferimento del 38enne da Codogno a Milano a causa delle sue condizioni piuttosto serie. I suoi genitori hanno dichiarato che addirittura sarebbe “gravissimo”, mentre loro non presentano sintomi. Prosegue inoltre la ricerca al “paziente zero”, dato che l’uomo tornato dalla Cina con cui il 38enne era stato a cena alla fine di gennaio è risultato negativo al test per il coronavirus. Non è però da escludere l’ipotesi che il collega del 38enne sia un raro caso di portatore sano asintomatico, che quindi avrebbe trasmesso l’infezione pur non avendo i sintomi e non essendo colpito dalla malattia.
Poche ore fa il governatore della Regione, Attilio Fontana, in conferenza stampa ha confermato che “sono tutti adulti” e “sono in condizioni serie” le sei persone positive al coronavirus in Lombardia. Si tratta di una diagnosi impegnativa ma non cosi’ drammatica”. “Nessuno pensa di chiudere le citta’ ma faremo delle valutazioni sui locali pubblici, sugli eventi che si verificano in quel territorio” ha aggiunto Fontana.
Ma intanto a Castiglione d’Adda (Lodi), il sindaco Costantino Pesatori ha deciso di chiudere da domani gli uffici comunali e la biblioteca comunale. Dal pomeriggio, inoltre, tutte le attività ricreative, sportive e non, sono interrotte in paese. Chiuso anche il centro di raccolta rifiuti comunale.
L’assessore lombardo al Welfare, Gallera, in via prudenziale, ha invitato la popolazione dei Comuni di Codogno, Castiglione d’Adda e Casalpusterlengo a rimanere nelle loro case” in base a un obbligo di permanenza domiciliare.
Il ministro della Salute Roberto Speranza e il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, commissario per l’emergenza coronavirus, sono arrivati nella sede della Regione Lombardia, a Milano, per fare il punto sui contagi.
“Un focolaio analogo si era verificato già in Germania ed è stato contenuto in tempi relativamente brevi”. Lo scrive il direttore dell’Istituto Superiore di Sanità, Giovanni Rezza, sul sito dell’Iss. “Le misure di controllo adottate dal Ministero della Salute che prevedono oltre all’isolamento ospedaliero dei casi e alla quarantena dei contati, anche misure di distanziamento sociale nelle zone colpite e sono tra le più restrittive in caso di epidemia – aggiunge -. Una priorità è rappresentata dalla individuazione della fonte d’infezione sulla quale però non c’è ancora certezza. Da questo dipenderà anche la necessità di eventuali ulteriori misure. Il livello di allerta è molto alto e le autorità locali hanno già attuato importanti indagini e misure di controllo in collaborazione con tutte le Istituzioni coinvolte”.
Domani una squadra internazionale di esperti guidata dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) si recherà a Wuhan. Lo ha annunciato il direttore generale dell’organizzazione, Tedros Adhanom Ghebreyesus. E proprio a Wuhan un altro medico di 29 anni è morto dopo aver contratto il coronavirus. L’uomo si era ammalato lavorando “in prima linea” per contenere l’epidemia, al reparto di terapia intensiva del First People’s Hospital, hanno spiegato le autorità sanitarie locali. Migliaia di medici sono stati contagiati finora, almeno altri sei sono morti.