Coronavirus, scuole chiuse fino al 15 marzo. Partite senza pubblico e restrizioni per cinema e teatri
Le scuole di ogni ordine e grado e gli atenei universitari resteranno chiusi da oggi e fino al 15 marzo. Così ha deciso il governo, tramite la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, per contenere l’epidemia e arginare la diffusione del coronavirus. L’annuncio è stato fatto nel tardo pomeriggio di ieri dalla ministra insieme al premier Giuseppe Conte che in serata ha posto la firma sul decreto della presidenza del Consiglio dei ministri contenente le misure per fronteggiare l’emergenza.
Il comitato tecnico-scientifico – voluto dallo stesso esecutivo Conte – boccia però la decisione del governo di sospendere l’attività didattica. I membri del comitato hanno espresso all’unanimità dubbi sull’efficacia scientifica della sospensione delle attività didattiche in presenza. Fonti governative hanno ammesso che potrebbe anche mancare l’evidenza scientifica ma “la priorità in questo momento è quella di contenere il contagio” e dunque si è “scelto di adottare la linea della massima precauzione”.
Nel Dpcm sono anche contenute forti restrizioni per ogni genere di manifestazione che prevede un consistente afflusso di pubblico. E dunque nel provvedimento si leggono misure di restrizione inerenti luoghi aperti al pubblico come teatri e cinema, con sospensioni per eventi che “comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”.
Anche il mondo del calcio si allinea sulla decisione del governo. La Federcalcio ha confermato ieri sera che tutte le manifestazioni sportive avranno luogo senza la partecipazione del pubblico negli stadi. Sport a porte chiuse fino al 3 aprile, dunque. A questo punto si attende la comunicazione della Lega Serie A sulle sui recuperi della 26esima giornata: Milan-Genoa, Parma-Spal, Samp-Verona, Udinese-Fiorentina, Sassuolo-Brescia e Juve-Inter dovrebbero giocarsi a porte chiuse nel prossimo weekend, tra sabato 7 e lunedì 9 marzo.
Intanto, la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Nunzia Catalfo sta studiando provvedimenti per aiutare le famiglie con figli. “Tra le nuove misure che come ministro del Lavoro sto mettendo a punto per fronteggiare il problema ci sono il rafforzamento del Fondo d’integrazione salariale – ha detto Catalfo e l’estensione, sull’intero territorio nazionale, della cassa integrazione in deroga a beneficio dei lavoratori che non sono coperti da altri ammortizzatori sociali o che sono occupati in aziende che li hanno terminati, intervento che riguarderà il settore privato compreso quello agricolo”.
Quanto all’ultimo bilancio, il commissario dell’emergenza e capo della protezione civile Angelo Borrelli ha parlato di 107 vittime nell’ultimo bollettino. I pazienti attualmente positivi al virus sono invece 2706. La buona notizia arriva dall’aumento delle guarigioni: 116 pazienti sono guariti nella sola giornata di ieri, con un incremento percentuale del 72,5%, e un totale di 276 guariti. In Cina, invece, il bilancio ha superato le 3.000 vittime, stando ai dati diffusi dalla Commissione sanitaria nazionale. Il totale dei positivi nel Paese è ora di 80.409 casi confermati. In Corea del Sud continuano a registrarsi centinaia di nuovi casi, che portano a 5.766 il numero dei contagi nel Paese.