Cospito, ancora minacce degli anarchici
Martedì mattina la portineria della sede del Resto del Carlino ha ricevuto una telefonata anonima che diceva: “Per i fatti relativi a Cospito, a Bologna ci sarà un grave attentato”. Era una voce maschile, probabilmente di giovane età senza accenti particolari se non una lieve cadenza bolognese. Il quotidiano rende noto che la telefonata sarebbe rimbalzata da un numero interno, forse quello di un vecchio centralino: erano le 08.05 del mattino ed è durata meno di un minuto. È stata avvisata immediatamente la Digos.
Ma le minacce non si fermano qui: ieri il Resto del Carlino ha ricevuto una lettera con scritte contro la premier Meloni e il ministro della Difesa Guido Crosetto e, in generale, contro la politica del governo sull’Ucraina. Nello specifico c’era scritto: “In caso di persistenza, saremo costretti a prendere dei seri provvedimenti”.
Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore: “Non mi sono fatto alcuna idea sulle minacce, ci affidiamo al lavoro delle forze dell’ordine e delle istituzioni”. Si è attivata anche la polizia postale: “Svolgiamo un’attività quotidiana di monitoraggio della rete in collaborazione con i colleghi dell’Antiterrorismo: quando l’emergenza sale, di conseguenza cresce anche il nostro livello di attenzione”, ha riferito il direttore del servizio di polizia postale e delle comunicazioni, Ivano Gabrielli che ha aggiunto: “La nostra attività da un lato è di supporto informativo per la gestione dell’ordine pubblico che passa anche attraverso il monitoraggio del web e dall’altro mira a capire l’andamento del fenomeno e quali ne siano le dinamiche, per poi riportare tutto ai gruppi di lavoro a livello centrale e sul territorio. È un’attività molto capillare e importante perché la rete fornisce strumenti che consentono di dialogare, in anonimato, in aree riservate e di difficile accesso”.
Sono apparse delle scritte anche sul Ponte della Costituzione a Venezia. “Cospito libero” è la scritta rinvenuta sulle vetrate corrimano del quarto ponte sul Canal Grande, detto anche Ponte di Calatrava, che collega Piazzale Roma con la Santa Lucia. La scritta è stata cancellata in circa 40 minuti e diversi passanti hanno applaudito il tecnico che si stava occupando della ripulitura.