Covid-19, Aifa: sì al richiamo per i vaccinati con J&J. Oggi 5.188 i positivi, 63 i decessi
Via libera dell’Aifa al richiamo per i vaccinati con Johnson&Johnson, trascorsi 6 mesi dalla prima dose e con un siero a vettore mRna. Sulla base dei dati scientifici disponibili, la protezione dalle forme gravi di Covid-19 e dall’ospedalizzazione rimarrebbe stabile con il vaccino fino a sei mesi. Inoltre, con il trascorrere del tempo, si evidenzierebbe un lento declino dell’efficacia vaccinale nei confronti delle forme lievi e moderate della malattia.
La Regione Lazio inizierà subito con il richiamo per i vaccinati con J&J da medici di famiglia e farmacie. Sarà possibile prenotarsi sul portale regionale dedicato alla vaccinazione anti-Covid a partire da 180 giorni dalla prima dose.
I dati della pandemia in Italia. Secondo l’ultimo bollettino, sono 5.188 i nuovi casi di coronavirus, a fronte di 717.311 tamponi eseguiti, 63 i decessi. Calano di 4 unità le terapie intensive, mentre sono 37 in più i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid. Il tasso di positività si attesta allo 0,7%.
Andrea Costa: “L’obbligo vaccinale per alcune categorie non è assolutamente un tabù e siamo pronti a prenderlo in considerazione”. Il sottosegretario alla Salute, ha quindi sottolineato che il Governo aspetta di valutare, i dati delle vaccinazioni, prima di prendere qualsiasi decisione. E sulla possibile reintroduzione dell’obbligo di mascherina all’aperto, ha spiegato: “ad oggi non è un’ipotesi sul tavolo”. “Confido che questo possa essere un Natale diverso da quello dello scorso anno. Molte scelte dipenderanno da quanti non vaccinati decideranno di vaccinarsi”, ha concluso Costa.
Identificato e testato un anticorpo che limita la gravità delle infezioni da una varietà di coronavirus, compreso il SarsCoV2. La scoperta, pubblicata sulla rivista Science Translational Medicine è del Duke Human Vaccine Institute. L’anticorpo è stato testato su modelli animali presso l’Università della Carolina del Nord.
L’Oms ha invece concesso l’approvazione all’uso d’emergenza per il vaccino anti-Covid Covaxin del laboratorio indiano Bharat Biotech. Il siero, efficace al 78%, è raccomandato per tutti i gruppi di età a partire dai 18 anni. Secondo l’organizzazione, il vaccino indiano richiede due dosi a distanza di quattro settimane, ma è “particolarmente adatto ai Paesi a basso e medio reddito a causa della facilità con cui può essere conservato”.
La situazione della pandemia di Covid in Europa. Secondo l’Oms, l‘Europa è l’unica area al mondo dove i contagi da Covid-19 sono ancora in crescita. Da sabato in Grecia sarà necessario il Green Pass per entrare negli uffici pubblici, nelle banche e nei negozi. Chi non è vaccinato dovrà quindi esibire un test negativo. Anche per poter lavorare sarà necessario effettuare, in assenza di vaccino, due test a settimana, a spese del dipendente. In Polonia nelle ultime 24 ore oltre 10.400 i nuovi contagi, il 24% in più rispetto alla settimana scorsa. In Olanda torna l’obbligo dell’uso della mascherina negli spazi pubblici, mentre il ministro della Salute tedesco Spahn ha fatto sapere che la Germania sta vivendo “una pandemia dei non vaccinati” e non sono escluse “nuove restrizioni solo per chi non è vaccinato”. Il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert, ha confermato che “a cancelliera è molto preoccupata”, e l’esecutivo sarebbe favorevole “ad un rafforzamento delle regole” che limitano l’accesso ai vaccinati e a chi ha un tampone negativo in Germania. Ieri la stessa Merkel, in una riunione della Cdu, ha paventato “forti limitazioni” nei confronti dei non vaccinati “per contrastare la pandemia da coronavirus”.