Covid: 82,17% degli italiani immunizzati. Locatelli: “Seconda dose per i vaccinati con J&J”
In Italia l’82,17% della popolazione over 12 ha completato il ciclo vaccinale contro il Covid-19. E’ quanto emerge dal report aggiornato dalla struttura commissariale del generale Francesco Paolo Figliuolo secondo cui il totale delle somministrazioni di vaccino effettuate è di 88.748.661. La percentuale di popolazione con almeno una dose si aggira invece intorno all’86,03 %.
Mancherebbe poco, quindi, per arrivare a quel 90% indicato da Gianni Rezza quale soglia ideale per tenere sotto controllo il coronavirus. E tanto di quello che succederà in questo inverno dipenderà, secondo il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, proprio dalla copertura vaccinale. Per Rezza la situazione in Italia è molto buona “ma non ottimale perché abbiamo ancora alcuni casi e tra 30-40 morti al giorno”. In più “rimane una grossa fetta di irremovibili”: quei “7 milioni e 600mila italiani che non hanno fatto neanche una dose. E sono quelli tra i 30 e i 49 anni che fanno più resistenza”. Siamo tra i Paesi con l’incidenza più bassa, grazie alla campagna di vaccinazione e all’uso della mascherina al chiuso.
Intanto Franco Locatelli, coordinatore del Cts, rende noto che dopo l’Fda probabilmente anche l’Ema darà il via libera alla somministrazione della seconda dose per tutti quelli che hanno fatto la prima (e unica dose) con il vaccino J&J. E visto che il siero non è più usato nel nostro Paese, per il richiamo verranno utilizzati Pfizer o Moderna. Una misura che riguarderà inizialmente gli over 60 ma che non si esclude si possa arrivare “più in là nel tempo a considerarla anche per i più giovani”. Scenario quest’ultimo che il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro aveva già definito “verosimile”.
Passi avanti per la pillola anti-Covid. L’Agenzia europea del farmaco ha avviato una revisione continua su Molnupiravir, la pillola antivirale per il trattamento del Covid negli adulti. Secondo i primi risultati della sperimentazione, il farmaco sarebbe in grado di prevenire il ricovero o la morte nei pazienti.