Covid, aumentano i contagi nell’ultima settimana. Diminuiscono le somministrazioni di quarte dosi
I nuovi casi di Coronavirus stanno aumentando: più 15% negli ultimi 7 giorni e il monitoraggio della Fondazione Gimbe segnala anche una crescita dei ricoveri nei reparti ordinari +9,8% e nelle terapie intensive +21,7%. Nella settimana tra l’11 e il 17 novembre sono 208mila i nuovi contagi contro i 108mila della settimana precedente, con una media dunque di 20mila al giorno. Si registra comunque un lieve calo di decessi, 533 -2,9%. Gli attualmente positivi sono 452.895 contro i 418.554 di sette giorni fa e le persone in isolamento domiciliare sono 445.667 contro 411.995.
La Fondazione Gimbe conferma dunque una diffusa ripresa della circolazione virale, peraltro sottostimata per il largo utilizzo diffuso di tamponi ‘fai da te’, di cui s’intravede già un impatto iniziale sui ricoveri in area medica e in terapia intensiva. “Con l’arrivo dei mesi freddi e la permanenza al chiuso, anche senza considerare l’eventuale emergenza di varianti in grado di ‘scalzare’ Omicron 5, la circolazione virale è destinata ad aumentare” sottolinea Cartabellotta.
I vaccini: diminuiscono invece le somministrazioni delle quarte dosi: -11,9% in una settimana. “In seguito alla diffusa ripresa della circolazione del virus – dice il presidente della Fondazione Nino Cartabellotta – si attende al più presto dall’esecutivo un piano per la stagione invernale”.
Uno studio sottoposto a ‘The Lancet’ per la pubblicazione, nella versione preprint conferma l’efficacia della vaccinazione anti Covid-19 nei bambini di 5-11 anni: “Anche verso Omicron, i vaccini proteggono molto, del 75%, dal rischio di ospedalizzazione. Il rischio invece di contrarre l’infezione sintomatica è ridotto del 39%, mentre prima di Omicron era dell’89%” sottolinea Antonella Viola, immunologa dell’università di Padova che aggiunge: “Morale della storia: vaccini che si confermano, ma ormai non ci sono più dubbi, sicuri ed efficaci anche nei bambini; vaccinazione altamente consigliata per ridurre il rischio di malattia”.