Covid, l’indice Rt scende a 0,98 ma è allarme terapie intensive. Arrivate 3 milioni di dosi di AstraZeneca
L’ultimo monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute fotografa un tiepido miglioramento della curva epidemiologica del Coronavirus. L’indice Rt nazionale – tra i parametri più importanti nella determinazione delle misure anti-Covid del governo – nell’ultima settimana è infatti sceso a 0,98 e dunque sotto la soglia di allarme di 1, che se superata fa scattare misure più rigide. Lo stesso indice la scorsa settimana era invece a 1,08. Per quanto riguarda invece l’incidenza dei positivi – altro parametro altamente incisivo – nella settimana appena trascorsa sono stati registrati 232 contagi ogni 100mila abitanti contro i 240 casi della settimana precedente.
Allo stesso tempo però resta alto l’allarme per le terapie intensive dove sono ricoverati i malati di Covid più gravi. Il tasso di occupazione in tutto il territorio nazionale è ancora in aumento e sopra la soglia critica. Il monitoraggio dell’Iss parla infatti del 41% di posti occupati contro il 39% della settimana precedente. I pazienti in terapia intensiva sono passati da 3.546 (del 23 marzo) a 3.716 (del 30 marzo). Al momento, superano la soglia critica 14 regioni. Sulla base di tutti questi dati, come al solito, il ministero della Salute emetterà un’ordinanza con le fasce di rischio per ogni regione, corrispondente ai colori arancione e rosso.
L’ultimo decreto Covid, è bene ricordarlo, stabilisce che fino al 30 aprile non è contemplata la zona gialla. Inoltre. Inoltre, da domani – 3 aprile – tutte le regioni italiane saranno in zona rossa per tre giorni. Un provvedimento preso dal governo Draghi per evitare il più possibile gli spostamenti e gli assembramenti nel corso delle feste di Pasqua, occasioni pericolose per i contagi.
Intanto, questa mattina sono arrivate a Pratica di Mare oltre 1 milione e 300 mila dosi di vaccini AstraZeneca che il comando operativo di vertice interforze ha il compito di distribuire in tutti gli hub delle regioni italiane tramite vettori di Poste italiane e della Difesa. La consegna conclude l’ammontare di dosi concordate per il primo trimestre del 2021.