Covid, oltre 20 mila contagi al giorno. Dal 16 dicembre vaccini ai bambini 5 – 11 anni
L’Italia ha superato la soglia dei 20 mila contagi al giorno per l’esattezza sono 20.497 i nuovi positivi registrati nelle 24 ore e 118 i morti, non accadeva dallo scorso 3 aprile. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato l’ordinanza per il passaggio della Calabria alla zona gialla e sono cinque le Regioni, attualmente classificate a rischio moderato, che sono però ad alta probabilità di progressione a rischio alto: si tratta di Abruzzo, Emilia Romagna, Liguria, Marche e Veneto.
La campagna di vaccinazione procede intanto a ritmo sostenuto: l’84,9% della popolazione over 12 ha completato il ciclo vaccinale e il 52, 8% ha ricevuto anche la terza dose. Dal 16 dicembre si partirà con la vaccinazione ai più piccoli, la fascia i interessata è quella che va dai 5 agli 11 anni.
Il vaccino pediatrico approvato dall’Ema, quello di Pfizer-Biontech, ha lo stesso principio attivo di quello per gli adulti ma nei piccoli la dose è di circa un terzo. La vaccinazione avviene in due somministrazioni a distanza di tre settimane l’una dall’altra. Si precisa che sarà una scelta volontaria da parte dei genitori e per rispondere a ogni quesito, ma soprattutto per sfatare le fake news, l’Istituto Superiore di Sanità ha stilato sul proprio sito un vademecum con le principali domande.
Dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono oltre 263mila i bambini nella fascia 6-11 anni che hanno contratto il Covid, 1.453 ricoverati in reparti ordinari, 36 ricoveri in Terapia Intensiva e 9 i decessi. Nelle ultime settimane il numero di contagi in questa fascia di età è nettamente in crescita. Si ribadisce che anche seppur in misura minore rispetto agli adulti, anche nei più piccoli l’infezione da Sars-CoV-2 può comportare dei rischi seri per la salute: circa 6 bambini su 1.000 vengono infatti ricoverati in ospedale e circa 1 su 7.000 in terapia intensiva. Nella maggior parte dei casi l’infezione decorre in maniera quasi completamente asintomatica, ma non è possibile escludere la comparsa di complicazioni come la sindrome infiammatoria multisistemica (che colpisce contemporaneamente molti organi), e quello che viene definito “long Covid”, ossia la comparsa di effetti indesiderati a distanza di tempo.
Il vaccino si è mostrato efficace nel ridurre di circa il 91% il rischio di infezione. Nel beneficio di una vaccinazione si deve inoltre considerare non soltanto la protezione dalla malattia, ma anche la possibilità per il bambino di frequentare con una maggiore sicurezza la scuola e svolgere una vita sociale importante per il suo sviluppo psicofisico.