Da domani cambio di colore per alcune regioni. Cnel, allarme economico e sociale: cresce il divario tra nord e sud
L’Italia resterà chiusa fino a maggio e da domani più di metà del Paese sarà in zona rossa, con regioni come Calabria, Toscana e Valle d’Aosta che si andranno ad aggiungere alle 7 regioni (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto) e la Provincia autonoma di Trento in cui sono già in vigore le restrizioni più dure. Il Lazio passa invece in zona arancione da martedì 30 marzo. Fino al 30 aprile, dunque, niente spostamenti tra le regioni, saracinesche ancora abbassate per bar e ristoranti, riapertura di palestre, piscine, cinema e teatri a data da destinarsi, zona gialla cancellata fino alla fine del mese.
Rimane in vigore il divieto di spostamento tra le regioni, sarà infatti possibile spostarsi dalla regione di residenza solo per motivi di lavoro, di salute o per urgenze e sempre con l’autocertificazione. Nei giorni festivi gli spostamenti verso altre abitazioni private saranno possibili solo una volta al giorno e rimanendo all’interno della stessa Regione. Resta il rispetto del coprifuoco dalle 22.00 alle 5.00. E’ consentito svolgere attività motoria in forma individuale, nel rispetto del distanziamento, nei pressi della propria abitazione. Sul fronte scuola: subito dopo le vacanze di Pasqua il 62,3% studenti seguiranno le lezioni in presenza.
Intanto si evidenzia un dato allarmante sul fronte della salute: la pandemia ha avuto un effetto che ha travolto gli italiani sia sotto l’aspetto della sanità che della scuola, dai servizi sociali a quelli ambientali. E cresce il divario economico e sociale tra il Nord e il sud del nostro Paese: dalla relazione annuale del Cnel, emerge che l’aspettativa di vita media di un napoletano può durare dieci anni in meno rispetto a quella di un milanese. Continuano quindi le differenze tra territori e categorie sociali in termini di offerta sanitaria e della sua qualità, e quelle relative al diritto universale di accesso alle cure.