Del Grande, interviene la Ue: “Sosteniamo il lavoro per portarlo a casa” [Esteri – Italia]
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Sul caso di Gabriele Del Grande, il giornalista italiano trattenuto in Turchia è intervenuta da Pechino anche Federica Mogherini, Alto rappresentante Ue per la politica estera: “Ci siamo coordinati con le autorità italiane fin dal primo momento, come facciamo in casi simili in cui la responsabilità principale è dello stato membro. L’Ue, in questo particolare caso, si è attivata per sostenere l’azione dell’ambasciatore italiano ad Ankara, che oltretutto ho sentito nei giorni scorsi, per sostenere l’azione della Farnesina e del governo italiano rispetto alle autorità turche”.
E ieri il Ministro degli Esteri Angelino Alfano ha telefonato al suo omologo turco Cavusoglu, ribadendo che la questione delle procedure non può in alcun modo impedire l’assistenza legale e consolare. Fonti turche hanno fatto sapere che è prevista per venerdì l’autorizzazione alla visita della delegazione consolare italiana a Del Grande, non accordata ieri. Previsto per le 18 di oggi, un grande presidio a Palazzo Marino a Milano organizzato tramite la pagina Facebook ‘Io sto con la sposa’ e anche a Firenze varie associazioni si stanno mobilitando. A Lucca, città natale di Gabriele, trecento persone hanno sfilato per il giornalista blogger.
Intanto Alexandra D’Onofrio, antropologa e regista, compagna di Gabriele Del Grande e madre dei suoi due bimbi di 4 e 2 anni, racconta: “da quando abbiamo bambini, Gabriele era poco interessato ad andare al fronte. Era al confine turco per ricostruire in un libro la memoria di quella guerra: come sono nate le prima proteste, come è stata la fuga dalla Siria. Non aveva alcuna intenzione di passare il confine con la Siria. Anche alla Farnesina mi hanno spiegato che i confini non sono ben segnalati, potrebbe avere sbagliato strada. In questo caso “si tratterebbe di un reato amministrativo”.